Festa riuscita del Sabo Grando con cibo e bibite andate a ruba

GRADO
Centinaia di gradesi rientravano dalla laguna dove risiedevano stabilmente tutto l’anno nei casoni. Arrivavano già al venerdì prima della processione di Barbana. Tra venerdì e sabato gli appuntamenti consueti erano andare dal barbiere o dalla parrucchiera, acquistare un nuovo vestito ovviamente a quei tempi fatto su misura (i numerosi sarti lavorano la notte intera) e dal calzolaio.
Poi il sabato sera, la festa in piazza che andava avanti sino a notte inoltrata. Ricalcando queste antiche usanze, grazie alle associazioni locali da diversi anni è tornato il Sabo Grando. La parte religiosa del sabato si concludeva con il canto solenne delle Litanìe grande in basilica.
Poi tutti a far festa, una festa che quest’anno ha preso il via più tardi del solito poiché dopo la messa in basilica spazio è stato dedicato all’elevazione spirituale con poesie e canti dedicati a Maria con la partecipazione di Tullio Svettini e della corale Santa Cecilia. Concerto disturbato come ampiamente previsto, dalle centinaia di persone (in parte erano le stesse che avevano partecipato alla messa prefestiva e che erano uscite dalla basilica) che erano in piazza ad attendere il via alla festa che di solito iniziava attorno alle 19. L’altra sera appena qualche minuto prima delle 20. Festa incentrata su degustazioni enogastronomiche offerte a tutti, gradesi e turisti, dalle associazioni, e sulla musica e i canti con la partecipazione di vari gruppi.
Il fatto che tutto sia stato concentrato quest’anno in piazza dei Patriarchi ha fatto, però, perdere un po’ del suo fascino. Le difficoltà di allestire la festa nelle varie piazzette del centro storico diventa, infatti, sempre più ardua in quanto tutti gli spazi sono occupati dai tavolini dei ristoranti. Ma festa c’è stata comunque. Tutto quanto era stato predisposto e offerto dalle associazioni (Graisani de Palù, Marinai in Congedo dell’Anmi e Donatori di Sangue), è stato consumato: pasta fredda sarde panate e in savòr, vino e bibite. E successo hanno avuto i canti e le musiche, non solo quelli in piazza o il concerto della Banda Civica in zona porto, ma anche quelli nei bar e locali dell’isola (c’era un’ordinanza che consentiva di andare avanti con la festa sino alle 3 di notte). Le associazioni, dunque, ancora una volta questo importante valore aggiunto dell’isola. Di questo ne ha detto anche il sindaco Dario Raugna durante il discorso ufficiale tenuto a Barbana: «Debbo la massima riconoscenza – ha affermato – alla Protezione civile e ai Portatori della Madonna di Barbana per il lavoro fatto sulla Stella del Mare (ieri causa bora non era stato issato il consueto tendalino decorato) e per aver onorato ancora una volta con impareggiabile impegno, assieme ai nostri pescatori capibarca, questo importante momento per la comunità gradese». —
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