Festa scudetto, oltre 200 feriti a Napoli. Morto un 26enne, il prefetto: “Episodio slegato dai festeggiamenti”
La vittima è di Ponticelli. Dopo la morte, conoscenti e amici della vittima danneggiano il pronto soccorso del Cardarelli

Sono 203 i feriti arrivati nei pronto soccorso degli ospedali di Napoli gestiti dall'Asl Napoli 1 durante la notte dei festeggiamenti per lo scudetto. In questo computo ci sono i 4 coinvolti in quella che sembra una sparatoria, di cui uno è deceduto. Dei 203, 38 erano codici bianchi, 65 Verdi, 75 gialli e 22 rossi.
Oltre ai 4 colpiti da proiettili, ci sono persone con ferite da coltello, persone con ferite alla mano per lo scoppio di petardi, persone con lussazioni di spalle, persone con frattura di polsi e arti, persone con traumi oculari per colpi o petardi, persone con fratture del setto nasale, persone con ferite lacero contuse per incidenti o cadute, persone con traumi cranici, persone assistite per attacchi di panico, crisi asmatiche per inalazione fumogeni, e una in overdose di cocaina. Tra i codici verdi 3 poliziotti aggrediti. Assistiti dopo le 3 ubriachi e persone che avevano fumato droghe.
Duecento feriti? «Assolutamente no, non siamo su quella cifra. Solo in alcuni casi i feriti sono dovuti all'utilizzo di fuochi d'artificio ma per il resto non ci sono stati grandi episodi», ha detto il prefetto di Napoli Claudio Palomba ai microfoni di SkyTg24. E ha aggiunto: «Mi preme sottolineare il senso di responsabilità dei napoletani. Ieri c'era un divieto di circolazione ed è stato largamente osservato. La macchina dell'organizzazione ha funzionato».
Morto un ragazzo di 26 anni, il prefetto: episodio slegato dai festeggiamenti
È morta nella notte una delle quattro persone ferite a Napoli da colpi d'arma da fuoco durante i festeggiamenti per lo scudetto. Lo si apprende dalla Polizia. Si tratta di un giovane di 26 anni che era stato ricoverato all'ospedale Cardarelli in gravi condizioni. La vittima è Vincenzo Costanzo, residente a Ponticelli e già noto alle forze dell'ordine (sarebbe vicino al clan D'Amico).
Gli spari avrebbero raggiunto il giovane vicino piazza Carlo III e non si esclude possa essersi trattato di un agguato, come lascia ipotizzare il numero di colpi esplosi, almeno sei. L'altra pista è quella della lite in strada. In ospedale anche la compagna e altri due giovani. Dopo la notizia del decesso, persone ritenute vicine alla vittima hanno danneggiato il pronto soccorso del Cardarelli.
L'episodio è «assolutamente slegato, non connesso ai festeggiamenti», ha detto il prefetto di Napoli Claudio Palomba ai microfoni di SkyTg24.
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