Festival a Buie pagato dal Veneto

La Regione stanzia 25mila euro, la metà del budget, per l’evento sulla parlata istroveneta del 4 giugno

BUIE. Si svolgerà dal 4 al 7 giugno il Festival dell’Istroveneto, giunto quest’anno alla terza edizione. Quattro giorni, dunque, uno in più rispetto alla passata edizione.

Il costo dell’evento si aggira sui 50mila euro, di cui ben la metà viene stanziata dalla Regione Veneto, che dunque dimostra di essere molto legata a questa manifestazione, anche in ragione del fatto che questa parlata è quasi più in uso in Istria che nella stessa regione italiana.

Il festival è stato presentato in una conferenza stampa nel palazzo municipale. «Qua se parla soprattutto veneto», ha esordito il sindaco Edi Andreasic, spiegando che il festival è entrato molto profondamente nel cuore dei buiesi, tanto che come manifestazione è secondo solo alla Festa dell'uva, che ha dalla sua una tradizione di oltre cento anni.

Dopo due edizioni, la parte organizzativa passa dall’amministrazione cittadina di Buie all’Unione Italiana, innanzitutto per motivi di spese. L’Unione Italiana ha infatti assicurato, assieme all’Università Popolare di Trieste, un contributo di diecimila euro, mentre la cifra versata dal Comune è scesa a causa delle difficoltà di bilancio. Ci sono poi i quattromila euro del Consiglio per le Minoranze nazionali della Croazia e altri contributi minori da parte della Regione istriana e dell’Ente turistico locale.

«In ogni modo - ha dichiarato il presidente della giunta esecutiva dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul - il festival avrà la sede fissa a Buie, in quanto sul territorio c’è carenza di contenuti istituzionalizzati all’interno della Comunità nazionale italiana».

Ma cosa offrirà il festival alle migliaia di visitatori? Mercoledi 4 giugno è prevista la messinscena del lavoro “I botoni de la montura”, di Carpinteri e Faraguna, da parte del Dramma Italiano di Fiume.

Lo spettacolo debutta mercoledì 21 maggio alle 19.30 al Teatro Zajc di Fiume, e dopo la tappa a Buie sarà il 5 giugno a Rovigno, il 9 giugno a Cherso, il 10 giugno a Lussino, il 12 giugno a Capodistria, il 14 giugno ad Albona e il 16 giugno a Pola.

Ma torniamo al festival, con la rassegna teatrale “Su e zo pel palco”, che vedrà impegnati i gruppi di 22 comunità degli italiani per un totale di 150 esecutori; con la tavola rotonda “Sto parlar che dura”, la premiazione dei concorsi letterario e video e il festival canoro “Dimela cantando”.

In questo appuntamento, considerato di buon richiamo, saranno in gara 14 canzoni inedite di autori ed esecutori di Italia, Slovenia e Croazia.

Come rilevato dall’ideatore del festival, l’assessore regionale alla cultura Vladimir Torbica, sono almeno 25.000 gli istriani che giornalmente parlano in veneto: con questo evento si intende ribadire la presenza di questa parlata, visto anche che si sta registrando, soprattutto nell’Istria bassa, qualche avvisaglia di ridimensionamento.

(p.r.)

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