Finge alla radio di tradirlo Lui non incassa lo scherzo
il caso
Una ragazza triestina chiama una famosa emittente radiofonica italiana: vuole fare uno scherzo al fidanzato, in una popolare trasmissione. Fa finta di avere una relazione extraconiugale, con l’aiuto di una complice, tra le risate dei conduttori, che attendono con trepidazione di ascoltare come reagirà il malcapitato. Ma la telefonata finisce male e il compagno non la prende bene. È successo qualche giorno fa su “Radio 105”, quando S., l’ideatrice dello scherzo, , decide di testare la gelosia del suo uomo, come viene annunciato prima dell’audio che documenta la chiamata, finita poi anche online sul sito ufficiale. Una donna telefona all’ignaro triestino, raccontandogli di essere a conoscenza del tradimento di S., spiegando di aver scoperto dal marito la tresca in atto, aggiungendo anche particolari relativi al presunto flirt. Lui cade dalle nuvole, prima pensa che la sua donna non possa assolutamente aver fatto una cosa simile, poi viene assalito dai dubbi e decide subito di chiamarla. Lei ammette la scappatella, racconta di averlo fatto perché si sente trascurata, e di essersi lasciata andare quindi con un’altra persona, aggiungendo, pure in questo caso, qualche dettaglio “simpatico”. Salvo confessare, sul finale, la messa in scena. Voluta, per l’appunto, per architettare uno scherzo, in diretta nazionale. Tutto si conclude al grido: «Sei su “Radio 105”, è uno scherzo». Lui si limita a ripetere più volte, deluso: «Ma cosa fai, sei matta?».
Un “gioco” non gradito, a quanto pare, dall’uomo che, a detta di chi conosce la coppia, avrebbe creato una frattura. Anche perché quella telefonata, a Trieste, l’hanno sentita in tanti, e spezzoni di podcast sono rimbalzati anche via messaggio. S. alla radio si presenta con tanto di nome e cognome, divertita per la partecipazione a un programma che si basa proprio su degli scherzi, che di solito creano qualche tensione destinata però a rilassarsi a conclusione della telefonata. Ma non sempre, forse, le cose vanno così. Riuscirà ora il finto-tradito a perdonare la sua esuberante S.?.—
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