«Fino alla stazione centrale il treno in arrivo da Lubiana»

Riconquistare il ruolo di hub internazionale delle principali linee ferroviarie da e per il Centro e l’Est Europa anche sul fronte passeggeri. Obiettivo ambizioso per Trieste, già mal collegata con il resto d’Italia, che la città però incomincia a porsi seriamente. Va in questa direzione la missione a Lubiana che sta preparando l’assessore comunale allo sviluppo economico Edi Kraus per incontrare nei prossimi giorni i principali dirigenti delle Ferrovie slovene. «Il primo step da raggiungere dal nostro punto di vista - spiega Kraus - è la modifica degli orari dell’attuale collegamento Trieste-Lubiana che così come sono congegnati adesso non permettono di andare e tornare in giornata, ma soprattutto la necessità che il capolinea sia portato alla Stazione centrale di Trieste e non si fermi, com’è oggi, a Opicina. Il secondo step è la verifica di un interesse da parte slovena a prolungare il percorso fino alla capitale austriaca ripristinando lo storico tracciato della ferrovia meridionale Vienna-Lubiana-Trieste».
Il collegamento da Lubiana è stato riaperto dalle Ferrovie slovene il 15 dicembre, ristabilendo un percorso transfrontaliero inesistente nei tre anni precedenti dal momento che l’euronight Venezia-Budapest (via Opicina) era stato soppresso nel dicembre 2011. Ma i mezzi sloveni non sono provvisti di alcuni accorgimenti che Rfi considera obbligatori per arrivare fino alla Stazione centrale di Trieste e cioé locomotive provviste dello Scmt (Sistema controllo marcia treno) e vagoni con porte “lateralizzate” per consentire la loro apertura esclusivamente dal lato della banchina. E portare i treni fin nel cuore della città è l’unico modo efficace per far concorrenza alla strada e far sì che il traffico sia economicamente redditizio. Il progetto di un collegamento Vienna-Lubiana-Trieste è stato recentemente lanciato dal giornalista di Salisburgo Karl Schambureck che ne ha parlato anche in un articolo pubblicato sul periodico ferroviario “Regionale schienen” di cui è coeditore oltre a essere un componente dell’associazione “Probahn”. «Sarebbe un Eurocity di prestigio - afferma Schambureck - e potrebbe chiamarsi Miramare perché oltre quarant’anni fa esisteva un rapido proprio con questo nome. Le Ferrovie austriache (Obb - Osterreichische Bundesbahnen) dovrebbero gestire i treni e pagare il pedaggio della linea tra Opicina e Trieste a Rfi. Trieste e il Friuli Venezia Giulia dovrebbero contribuire economicamente, ma il miglioramento dei collegamenti per la Slovenia e l’Austria rappresenterebbe un grande vantaggio economico e di prestigio per Trieste». Il progetto è supportato dai volontari del Museo ferroviario di Trieste e Maurizio Fontanot dice che «è indispensabile ora coinvolgere i rappresentanti politici che purtroppo negli ultimi anni non dimostrano particolare interesse per questo settore».
La proposta di Schambureck è però arrivata in tempo reale sul tavolo dell’assessore Kraus che non solo l’ha ritenuta importante, ma ha subito contattato i reponsabili sloveni ottenendo però la risposta che il collegamento Trieste-Lubiana-Vienna non era all’ordine del giorno. Da qui la decisione della missione nella capitale slovena. È indispensabile che il collegamento risulti utile a entrambi. Sul fronte merci, nonostante le note tradizioni storiche, oggi il primo porto dell’Austria è Capodistria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo