Fiocco rosa dopo la fuga di Dunkan

STARANZANO. Fiocco rosa “senza preavviso” all’isola della Cona a Staranzano. Dunkan, lo stallone del branco dei Camargue, una notte rompe la staccionata, scappa dal recinto, raggiunge una cavalla alla foce del fiume e dopo 11 mesi nasce una bella puledrina. Una fuga d’amore, insomma, anche mondo degli animali. Solo che nessuno si era accorto che la cavalla era in gravidanza, anche perché il branco vive allo stato brado e pascola in genere lontano dal centro visite dell’Isola della Cona, in prossimità della foce vicino al mare.
Nei giorni scorsi, però, il quadretto della nuova famigliola non è sfuggito ai potenti binocoli di alcuni birdwatcher che, approfittando delle limpide giornate primaverili, si sono spinti nelle zone più remote della Riserva al largo della Cona. Assieme al branco dei Camargue, infatti, hanno notato che c’era una cavallina amorevolmente curata dalla mamma e difesa da altri cavalli. I visitatori, allora, si sono premurati di avvisare i responsabili della Cona e così Letizia Koslan, che addestra i cavalli e ricopre anche la carica di vicepresidente della Rogos, cooperativa che ha in gestione la Riserva, una volta sul posto è riuscita a scattare anche una bella sequenza fotografica. Dell’evento è stata informata la vicesindaco Erika Boscarol, assessore all’Ambiente: «Sì è tutto vero – spiega – e l’abbiamo saputo solo qualche giorno fa. Quasi sicuramente è frutto della fuga che Duncan ha fatto una notte di undici mesi fa, dopo aver rotto il recinto. Dopo quell’evento, il veterinario aveva somministrato a tutte le cavalle un farmaco per evitare la gravidanza, ma evidentemente la cosa non ha funzionato».
Insomma, la cosiddetta “pillola del giorno dopo” per evitare il sovrannumero nella riserva non ha avuto effetti. «La mamma indicata con il nominativo “K1” – aggiunge Boscarol - e la puledra stanno bene. Il soprannumero di cavalli registrato negli scorsi anni riguarda soprattutto i maschi, mentre le femmine, che vivono in branco alla foce del fiume, non risentono di questo problema. Anzi, ci sono diverse cavalle ormai anziane, quindi un ricambio va bene come in questo caso».
Oggi alla Cona vivono ventitrè Camargue, ma si pensa già al futuro perché alcuni cavalli non sono più giovani. Probabilmente per dare nuova linfa e migliorare la razza, verrà chiesto in prestito uno stallone dalla riserva slovena di Val Stagnon, perché Dunkan è già stato un valido pilastro per tanti anni. Ora non resta che trovare un nome alla nuova arrivata. In base al regolamento in vigore, è l’anno delle “F” (la lettera indica appunto il 2015). Dovrà essere anche l’iniziale di un sostantivo che richiama elementi della natura o anche fenomeni naturali. La tradizione prevede un concorso pubblico. Si pensa già di sistemare alcuni pannelli al centro visite della Cona, dove le scolaresche e i visitatori potranno esprimere la loro preferenza che poi sarà valutata dal Comitato di omologazione dei nomi.
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