Fiume capitale della Cultura fino al 2021

FIUME La Commissione Ue ha proposto di estendere fino al 30 aprile 2021 il titolo di Capitale europea della cultura 2020.
Lo ha reso noto il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, affermando che «Fiume e Galway (entrambe le città beneficiano di tale statuto, ndr) meritano una giusta opportunità per riprendersi». La proposta adesso dovrà passare per Parlamento e Consiglio europei. La notizia nel frattempo è stata accolta con soddisfazione nel capoluogo quarnerino: trattasi di una ciambella di salvataggio, lanciata per far fronte ai danni causati dall’emergenza pandemica che ha bloccato o ridotto all’osso una lunga serie di appuntamenti.
«Gli organizzatori fiumani e irlandesi – ha aggiunto la commissaria europea per la Cultura, Mariya Gabriel –, nonostante l’ entusiasmo, la bravura e l’energia dimostrati, non hanno potuto esibire i programmi pianificati. Per tale motivo abbiamo deciso di proporre che il titolo di capitale europea della Cultura non cessi il primo giorno del mese di febbraio 2021, ma sia prorogato per altri tre mesi».
Gabriel ha fatto inoltre sapere che si è proposto di rinviare l’anno in cui Novi Sad (Serbia), Timisoara (Romania) ed Eleusi (Grecia) saranno Capitali europee della cultura: avrebbero dovuto condividere il titolo nel 2021.
Tornando a Fiume, la direttrice di Rijeka 2020 (ovvero l’ente a cui è stata affidata l’organizzazione degli eventi) Irena Kregar Šegota dichiara: «Il governo dell’Europa comunitaria ha accolto le indicazioni nostre e di Galway. Dopo lo scoppio dell’epidemia, infatti, abbiamo immediatamente informato Bruxelles che il coronavirus si stava dimostrando un ostacolo insuperabile. La Commissione europea ci ha quindi dato la possibilità di esprimere i nostri desideri in tal senso».
Secondo Kregar Šegota, quanto deliberato da Bruxelles assume anche un significato positivo a livello simbolico, per i cittadini di Fiume. L’atto pratico dipenderà invece dai finanziatori del progetto, e in primis dal ministero croato della Cultura:
«Se arriveranno i mezzi necessari, potremo portare a termine diversi nostri programmi come Tobogan, Porto etno, Riff, il piano di volontariato in campo culturale e così via – conclude Kregar Šegota –. Sarà molto importante pure il varo di una nuova strategia culturale della città di Fiume in generale». Intanto domani nel capannone dell’ex azienda Exportdrvo, in Delta, sarà inaugurata la mostra “Mare incandescente” (“More usijano”). Il giorno dopo negli stessi spazi si terrà il vernissage di altre due esposizioni, a conferma del fatto che Fiume capitale europea della Cultura 2020 non si ferma neanche di fronte al Covid-19. —
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