Fondazione Casali 3,6 milioni dal 2002

Kathleen Foreman Casali fu una delle due prime donne cui venne intitolata uno spazio urbano a Trieste. L’altra era Sara Davis. Il ricordo della mecenate inglese vive ancora oggi con la Fondazione a...
Di Benedetta Moro

Kathleen Foreman Casali fu una delle due prime donne cui venne intitolata uno spazio urbano a Trieste. L’altra era Sara Davis. Il ricordo della mecenate inglese vive ancora oggi con la Fondazione a lei dedicata per finanziare cultura, scienza e ricerca: la mostra “Spazi ritrovati”, inaugurata ieri alla Sala Giubileo, è nata proprio dal progetto sulla toponomastica femminile “Fuori - dove la parità non esiste”.

Promossa da “Fotografaredonna” in collaborazione con la Fondazione, l’esposizione ha preso il via con l’appuntamento, moderato da Sandra Grego, dal titolo “Kathleen Foreman Casali. Una fondazione, una mostra, una piazza, un libro, una mostra”. In rappresentanza di entrambe le Fondazioni Casali c’era Francesco Slocovich, che ha riassunto un po’ i numeri elargiti dal 2001, anno in cui è sorto l’istituto Kathleen Foreman Casali. Che dal 2002 al dicembre 2015 ha effettuato 449 interventi, soprattutto nell’ambito della cultura, devolvendo più di 3,6 milioni di euro, erogati in particolare per iniziative culturali, convegni e acquisti di strumentazioni scientifiche e in favore della ricerca medica. Numerose le istituzioni, associazioni ed enti che hanno beneficiato dell’aiuto della Fondazione, che persegue scopi diversi della consorella, intitolata anche al marito di Kathleen, Alberto, che invece ha l’obiettivo di aiutare le persone bisognose e con diversi disagi. Riguardo a questa Slocovich ha annunciato che «sono 2043 nel 2015 le domande accolte dal nostro comitato - ha affermato - per 330mila euro. Ma dalla nascita, nel 1966, abbiamo erogato più di 8 milioni di euro».

«Una donna integerrima, legata sì alla forma, ma caratterizzata da una grande sensibilità e generosità» così l’hanno ricordata diversi amici e parenti, tra cui un nipote londinese, Daniele Cogoi. A sua volta l’assessore alle Politiche sociali, Carlo Grilli, ha rievocato la figura di Kathleen. La storica Silva Bon ha invece sottolineato in particolare la vita triestina di “Kitty”, che è stata nel consiglio di amministrazione della Stock e nella sezione femminile della Croce Rossa. La mostra fotografica, curata da Marisa Ulcugrai, presidente dell'associazione di donne fotografe, illustra fino al 4 dicembre le storie delle donne di spicco della città.

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