Fondazione, ipotesi rosa per il presidente

Sono una nutrita schiera e rappresentano quasi il 30 percento al femminile nel consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Con l’aggiunta di una presenza nel collegio dei...
Bumbaca Gorizia 14_08_2010 - Edificio Fondazione CaRiGo - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14_08_2010 - Edificio Fondazione CaRiGo - Foto di Pierluigi Bumbaca

Sono una nutrita schiera e rappresentano quasi il 30 percento al femminile nel consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Con l’aggiunta di una presenza nel collegio dei sindaci sono 6 le “signore” della cassaforte dell’ex Monte di pietà che in 20 anni ha distribuito 58milioni di euro a favore della cultura, sanità, associazionismo e tante altre attività sul territorio isontino. Alcune sono veterane, come Antonella Gallarotti, già al secondo mandato e mezzo, altre sono di fresca nomina. È il caso di Roberta Demartin, già vicepresidente della Provincia ed esponente del Partito democratico.

Con loro siedono nella “sala ovale” anche Mariateresa Grusovin che, come studio Picotti-Grusovin ha curato anche i lavori della nuova sede, Elisabetta Pontello, Miryam Vidi e Livia Zuccalli. Assieme ai 12 colleghi maschi del consiglio di indirizzo guidano lo sviluppo dell’ente nelle politiche di sostegno ai diversi settori, ma anche, come accadrà nella prossima primavera, nominano il consiglio di amministrazione e il presidente. Nella “partita rosa” anche Ariella Clemente, uno dei tre componenti del collegio dei sindaci.

Certo le donne stanno «sotto il soffitto di cristallo», nessuna siede ancora nella stanza dei bottoni del Cda. Ma con una presenza così significativa i tempi sembrano maturi per la “svolta di genere”. A quando una donna presidente della Fondazione Carigo?

Margherita Reguitti

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