Fondazione Villa Russiz «Persi mille euro al giorno»

CAPRIVA. Mille euro al giorno. Queste le perdite subite, per tre anni di seguito dalla Fondazione Villa Russiz. A rivelarlo è l’imprenditore goriziano Gianni Orzan, nominato da Ciampi Cavaliere ufficiale per il suo costante impegno a favore dei bambini (l’istituzione ha per finalità l’assistenza a bambini disagiati), che ricorda come a seguito della decisione della gestione Stefanutti di allontanare le suore («Fatto che fra l’altro comportava un appesantimento degli oneri di amministrazione») di aver avuto l’incarico di fare un’analisi dei bilanci della Fondazione. «Mi trovai di fronte a una situazione fallimentare - afferma - chiedendomi anche come validi commercialisti non avessero ritenuto di intervenire per tempo, anche se per esperienza conosco la risposta a questo interrogativo...».
Nei tre anni consecutivi dei bilanci ufficiali della Fondazione - aggiunge - emerse con chiarezza che la differenza fra i costi e i ricavi comportava una perdita che superava abbondantemente il mezzo milione di euro». «Non solo - prosegue - questa perdita in realtà si raddoppiava superando il milione perché spariva anche il vantaggio del contributo della Regione di più di 500mila euro. Semplificando, per comprendere la dimensione del disastro, erano stati persi più di mille euro al giorno nei mille giorni di tre anni».
Ora il salvataggio della fondazione Villa Russiz è stato affidata al commercialista udinese Marco Craighero. Un incarico non certo facile visto il passivo accumulato dall'istituzione. L'assessore alle Politiche agricole del Friuli Venezia Giulia parla di una posizione negativa di 4 milioni di euro (differenza tra debiti e disponibilità liquide), mentre quello alla Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, ribadisce la giustezza della scelta effettuata. Craighero, al quale la direzione centrale Salute della Regione Friuli Venezia Giulia ha affidato l'incarico, sembra avere tutte le carte in regola per affrontare l'impegno affidatogli. Il nuovo commissario straordinario, udinese, 51 anni, è infatti revisore contabile. Ha maturato un'importante esperienza come revisore di società e cooperative e ha anche ricoperto l'incarico di presidente del consiglio d'amministrazione dell'Azienda municipale gas e acqua (Amga) di Udine traghettandola nel gruppo Hera in cui è confluita assieme ad Acegas Trieste e Aps Padova. «
La scelta di individuare un professionista con questo tipo di profilo - afferma Telesca - deriva dal fatto che è indispensabile focalizzare l'attenzione sulla gestione economico-finanziaria e operare con il sistema creditizio per il graduale rientro dell'indebitamento, in considerazione della precisa volontà dell'amministrazione regionale di rafforzare il ruolo di Villa Russiz nel panorama vinicolo nazionale e internazionale, visti anche i recenti attestati e premi ricevuti per l'altissima qualità del prodotto vino». Insomma è sul commercialista friulano che la Regione punta per salvare la Fondazione dopo la contestata nomina e le successive dimissioni del precedente commissario straordinario che la Regione aveva individuato nella persona dello stesso presidente (dimissionario) dell'ente, Salvatore Guarneri.
Un super-manager della sanità definito nell’ambiente sin troppo "super" visti i molti incarichi ricoperti, da quello di direttore sanitario dell'ospedale di Pordenone ad altri all'interno del sistema sanitario con un ruolo di rilievo anche nella stesura della recente riforma regionale del settore. Guerneri è inoltre presidente del cda della Sanitas srl e di Eutonia srl, consigliere de La Fonte comunità famiglia Onlus, liquidatore di Promoservice e direttore della "Quiete" di Udine. E proprio in qualità di direttore della casa di riposo comunale del capoluogo friulano Guarneri il mese scorso è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e truffa ai danni dell’Inps.
Craighero dovrà far luce sulla gestione della Fondazione, di cui è stato presidente, prima di Guarneri, Silvano Stefanutti. Che difende il suo operato. Anche a fronte di quantomeno discutibili sconti ad amici nella vendita dei vini prodotti dall’azienda agricola o sull’intesa del 2012 con il museo dell’Ermitage di San Pietroburgo costato 136mila euro e in base al quale il Friulano prodotto da Villa Russiz sarebbe stato per cinque anni il vino di rappresentanza dell’istituzione culturale russa. Pure e giuste operazioni di marketing ribatte Stefanutti.
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