Fondi Pisus, Gorizia otterrà 3,5 milioni

Promossi i progetti del Comune. I soldi serviranno a rinnovare Corte Sant’Ilario e piazza San Rocco. Out Gradisca e Cormons che entrano nella graduatoria ma sono escluse dagli stanziamenti
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 20.04.2009 Obelisco San Rocco pulito - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.04.2009 Obelisco San Rocco pulito - Foto di Pierluigi Bumbaca

«Uno su mille ce la fa», cantava Gianni Morandi. Nel caso dei Piani di sviluppo urbano sostenibile (Pisus), 6 su 19 ce la fanno. E fra le magnifiche sei c’è Gorizia. Significa che anche la nostra città sarà interessata alla distribuzione di 18,8 milioni di euro, assieme a Tarvisio, Trieste e Pordenone. Escluse, fra le altre, Monfalcone e Gradisca d’Isonzo che aveva proposto un progetto assieme a Farra d’Isonzo e Cormòns. Reinserite, nel tardo pomeriggio di ieri, Udine e Maniago che non apparivano nel primo elenco: una decisione presa, forse, dopo le veementi proteste del sindaco Honsell.

Tarvisio è risultato il primo Comune della graduatoria del bando Por Fesr 2007-2013 obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, approvata dal direttore centrale delle Attività produttive con proprio decreto e su proposta della commissione giudicatrice. Sulle diciannove domande presentate sono state ammesse in tutto 15 (di cui 4 finanziabili), per complessivi 119 interventi di riqualificazione ed infrastrutturazione urbana, 74 progetti di rigenerazione e 18 iniziative a bando per favorire o mantenere gli insediamenti delle Pmi appartenenti ai settori dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi alle persone.

Ma quanto otterrà Gorizia? «La cifra precisa verrà determinata in seguito - fa sapere il vicesindaco Roberto Sartori -. Non nascondo che, per il nostro Comune, prioritarie sono le riqualificazioni di Corte Sant’Ilario e di piazza San Rocco: se riuscissimo a finanziare queste due opere, saremmo felici. Non posso che esprimere soddisfazione per esserci piazzati fra le prime quattro». Il sindaco Ettore Romoli si spinge un po’ oltre. Ricorda che il Comune di Gorizia aveva “confezionato” progetti per 6,6 milioni di euro. «Ritengo che secondo un calcolo spannometrico dovrebbero essere stanziati a Gorizia dai 3 a 3 milioni e mezzo. Soldi che ci dovrebbero consentire di mettere a posto le due piazze e riqualificare, magari, qualche strada del centro», sottolinea il primo cittadino.

Soddisfazione viene espressa anche da Anna Maria Cisint, funzionaria comunale, e dall’assessore comunale al Bilancio Guido Germano Pettarin. «Trattandosi di finanziamenti europei - chiosa Romoli - sono fondi che non sono assoggettati al Patto di stabilità: quindi, si possono spendere liberamente». Coi famosi Pisus, che fanno parte della programmazione Por-Fesr 2007-2013 (e che dunque stanno scadendo), il Comune di Gorizia intendeva, fra le altre cose, dare il via ai lavori di messa in sicurezza e recupero delle mura e del parco del castello, alla realizzazione della nuova piazza San Rocco e di corte Sant’Ilario, alla manutenzione straordinaria delle aree verdi cittadine e dei parchi gioco. Ancora, importante l’implementazione del progetto di bike sharing “Gorizia in Bici” e l’installazione di parcometri ad alimentazione fotovoltaica. Complessivamente si trattava di 8.286.370 euro così ripartiti: 6.606.370 per interventi di riqualificazione e infrastrutturazione urbana; 560mila euro per iniziative di “rigenerazione urbana” (accessibilità digitale, modelli di aggregazione commerciale, city branding, itinerari storici goriziani, wi-fi); 1.120.000 per iniziative dirette a favorire gli insediamenti delle piccole e medie imprese. Ma pare proprio che, alla fine, arriverà una cifra vicina o superiore ai 3 milioni che consentirà di sistemare le due piazze.

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