Forno crematorio Nuovo impianto al via in cimitero

Un milione di spesa per il Comune, la struttura sostituirà quella ormai fuori norma e attiva in deroga sino a dicembre
Di Laura Tonero

Partiranno tra un paio di settimane i lavori per la costruzione del nuovo forno crematorio nel cimitero di Sant’Anna. Delle due linee dell’impianto crematorio presente oggi nel camposanto nella zona verso via Costalunga, una non è più in uso da un paio d’anni perché fuori norma. Quella che invece sta operando a pieno ritmo non è coerente con le normative vigenti in materia ambientale. Ma grazie a una deroga della Provincia potrà essere utilizzata fino alla fine del 2013. Entro quella data il nuovo impianto crematorio dovrà obbligatoriamente entrare in funzione.

«A quel punto, – spiega Fabio Omero, assessore comunale con deroga alle Municipalizzate – l’impianto che ora gode di una deroga verrà dotato di tutti i filtri necessari per essere a norma e fungerà da riserva ogni qualvolta il nuovo forno crematorio necessiterà delle ordinarie operazioni di manutenzione».

Il progetto definivo dell’opera è stato approvato lo scorso ottobre. Per realizzarlo l’amministrazione comunale spenderà un milione e 13mila euro ottenuti contraendo un prestito dalla Cassa depositi e prestiti. Anche il nuovo impianto, gestito da AcegasAps, servirà alla cremazione delle salme in occasione di funerali, di salme provenienti da operazioni di esumazione ed estumulazione oppure di salme racchiuse in casse con zinco provenienti da estumulazioni ordinarie o straordinarie.

«Il nuovo impianto ha maggiore potenzialità rispetto a quello oggi in funzione – precisa Omero – e questo anche a sostegno del costante aumento di richieste di cremazione a Trieste. Viste le sue caratteristiche tecniche potrebbe lavorare anche 24 ore su 24».

La pratica della cremazione nella nostra città è in costante aumento, e raggiunge oggi una percentuale che oscilla intorno al 39 per cento contro il 32 registrato nel 2008, il 36 del 2009, il 37 del 2010. In crescita, peraltro, risulta anche il desiderio dei triestini di conservare in casa l'urna con i resti del caro estinto.

Il nuovo impianto sarà costruito nella cosiddetta “area tecnica” di Sant’Anna. Il forno crematorio è diviso in due parti sovrapposte, la combustione può avvenire con diversi sistemi. Alla fine del procedimento (che può durare dalle due alle tre ore in base a vari fattori), oltre al conduttore dell’impianto devono essere presenti due operatori a garanzia della corrispondenza tra salma e ceneri.

L’attuale impianto di Trieste ogni mese provvede in media alla cremazione di 100 salme. Il forno di Sant’Anna però non serve solo la provincia di Trieste ma anche il comune di Udine che attualmente sta provvedendo alla manutenzione di uno dei suoi forni crematori, quello di Monfalcone, di Muggia e di altri comuni minori della regione.

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