Frio Frio ora decolla con gelati, bar e B&B

Un appuntamento che ricopre un duplice significato. Da un lato scommettere sull’ampliamento di un’attività commerciale che tante soddisfazioni ha già dato nel passato, dall’altro recuperare un edificio storico che, altrimenti, sarebbe stato destinato ad un lento, ma inesorabile declino.
Si inaugura oggi, alle 17, al civico 107 di via D’Annunzio, a Ronchi dei Legionari, la nuova sede di Frio Frio, gelateria, ma anche bar e caffetteria e, presto, anche bed and breakfast. La nuova sede si trova a circa 200 metri da dove, nel 1990, Rita Cams e Michelangelo Vitullo, hanno iniziato la loro attività commerciale. Subito dopo che, figli di emigrati in Argentina ed anche loro per molto tempo in quella lontana terra, a Rio Quarto per essere precisi, avevano deciso di tornare in Italia. Storico l’edificio nel quale, assieme ai figli e ad alcuni dipendenti, hanno deciso di trasferirsi.
Una villa, quella di via D’Annunzio, realizzata nel 1931 da Orlando Orlandini, ampliata nel 1938 e, dal 1980 e sino ad una decina di anni fa, abitata dalla famiglia dell’ingegner Cassano. Un edificio di un certo pregio dal punto di vista architettonico, vuoto, purtroppo, per lunghi anni e sul quale Rita e Michelangelo hanno investito parecchio. Seguiti da un pool di professionisti, sono intervenuti al suo interno, ma anche all’esterno, realizzando un ampio giardino a disposizione della clientela, ma anche un parcheggio, da 30 posti auto, che si trova sul retro e che sarà completato nelle prossime settimane. All’interno, poi, due sale del tutto particolari. Una dedicata alla Ronchi dei Legionari del passato e dove si trova una gigantografia di piazza Oberdan dei primi del 900, messa a disposizione dal Consorzio culturale, la seconda dedicata alla terra natia dei proprietari ed alla loro grande passione, l’Argentina ed il tango.
«Siamo felici del risultato finale – sono le parole di Rita – che premia i tanti sacrifici fatti. Ma anche di poter proseguire, assieme alla nostra famiglia, un’attività che ci vede impegnati anche nello studio e nell’approfondimento, nella ricerca di sempre nuovi ingredienti che vanno incontro alle esigenze ed alle aspettative della clientela. Come è giusto che sia ci mettiamo passione ed impegno».
Al taglio del nastro, oggi, sarà presente anche il sindaco, Livio Vecchiet che, se da un lato rivolge un plauso al coraggio imprenditoriale di queste persone, dall’altro non può non dimenticare che proprio un altro edificio storico della città torna a risorgere. Il patrimonio urbanistico e storico della città rifiorisce. Ronchi dei Legionari, in questo modo, accoglie con soddisfazione la ripresa e l’avvio di alcuni importanti progetti di ristrutturazione di quelle che sono le testimonianze edilizie del passato. In alcuni casi si tratta di ville storiche, dimore del passato che furono costruite da famiglie che avevano importanti possedimenti terrieri. In altri, ancora, si tratta di edifici di minor pregio ma che, comunque, fanno parte della storia cittadina e delle usanze ronchesi, anche perché sono stati abitazioni di famiglie molto conosciute ed anche di alcune attività commerciali. Che sono il perno dell’economia locale. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo