Frontale a Savogna lungo il Vallone. Due morti carbonizzati e un ferito

Così ha perso la vita Davorino Zanier, 52 anni, di Doberdò del Lago. Ancora ignota l’identità dell’altra persona deceduta

GORIZIA Lo stridio delle gomme. Il tentativo (inutile) di evitare l’impatto. Il botto fragoroso. E le fiamme che avvolgono immediatamente una delle due auto coinvolte, facendo diventare l’abitacolo una gabbia mortale.

Sono i fotogrammi del terribile incidente stradale che si è verificato nella notte fra sabato e domenica a Gabria, all’imbocco della strada del Vallone. Nello schianto sono morte carbonizzate due persone. Soltanto di una è certa l’identità. Si tratta di Davorino Zanier, classe 1966, che il 10 gennaio avrebbe compiuto 53 anni. Era alla guida di una vecchia Ford Escort targata Udine. Accanto a lui un’altra persona, sicuramente di sesso maschile, ma i carabinieri non forniscono altri dettagli perché gli accertamenti sono ancora in corso e non è stato possibile sciogliere completamente i dubbi.

Non erano ancora le ventiquattro, l’altra notte. Le fiamme si sono sviluppate in seguito al tremendo impatto frontale con una Renault Clio, al cui volante c’era un ventiseienne sloveno, residente a Miren (Merna). Dalle prime e necessariamente sommarie ricostruzioni, pare sia stato proprio quest’ultimo a perdere il controllo della vettura e a piombare addosso all’auto condotta da Zanier. Non è nemmeno chiaro se la morte dei due sia stata determinata dalla violenza dello schianto o, peggio, se sia sopraggiunta dopo che l’abitacolo è stato avvolto dal fuoco. Una cosa è certa. La Escort, essendo una vettura piuttosto datata e di vecchia concezione, non era dotata dell’interruttore inerziale che ha lo scopo di interrompere il flusso di carburante in caso di incidente e l’assenza del dispositivo di sicurezza avrebbe, di fatto, facilitato l’incendio.

Ferito gravemente anche il ventiseienne sloveno. Che, dopo essere liberato dalle lamiere contorte della sua Clio, è stato elitrasportato a Cattinara. «Non è in pericolo di vita», fanno sapere i carabinieri di Gorizia che hanno effettuato i rilievi con il supporto dei vigili del fuoco. La dinamica? L’incidente si è verificato su un tratto di strada rettilineo a Gabria (frazione di Savogna d’Isonzo), non lontano da una Casa cantoniera diroccata. Pare che il conducente della Clio abbia “allargato” la traiettoria finendo addosso alla Ford Escort. Quest’ultima procedeva da Gorizia verso Trieste, o meglio verso Doberdò del Lago dove Zanier risiedeva. Mentre il ventiseienne sloveno percorreva la strada in senso contrario, da Trieste verso Gorizia. Pare che questa ricostruzione sia corroborata da alcune testimonianze di automobilisti di passaggio.

Saranno ora i carabinieri a definire con certezza come sono andate le cose. Come si tratterà di dare un nome all’altro occupante della Escort, morto carbonizzato nello schianto. —


 

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