Martedì l’ultimo saluto a Odilla, morta pochi giorni dopo l’alluvione a Versa

I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Romans d’Isonzo. Le bocche restano cucite sugli esiti dell’autopsia

Marco Bisiach Edo Calligaris
A destra il condominio dove risiedeva (foto Tibaldi), a destra Odilla Antonutti
A destra il condominio dove risiedeva (foto Tibaldi), a destra Odilla Antonutti

Il cuore grande di Versa, che pur provato dalla terribile prova dell’alluvione continua a battere e a guardare al futuro in questi giorni d’inizio dicembre, si fermerà per un momento martedì pomeriggio, perdendo un battito per dare il saluto ad una delle sue anime più amate. Saranno celebrati infatti alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Romans d’Isonzo i funerali di Odilla Antonutti, vedova Mucchiut, scomparsa nei giorni scorsi all’età di 89 anni.

La sua drammatica storia era emersa perché Odilla era stata una delle persone salvate per prime, a Versa, nella tormentata alba del 17 novembre, con i vigili del fuoco e gli altri soccorritori che l’avevano fatta uscire dalla sua camera da letto ormai invasa dalle acque dello Judrio per poi portarla all’ospedale di Gorizia.

Versa, l’anziana Odilla bloccata nel letto mentre l’acqua dello Judrio invadeva la stanza
I volontari impegnati a far rinascere Versa. Foto Daniele Tibaldi

Qui, giorni dopo, aveva chiuso per sempre gli occhi, e in tanti in paese e non solo, si erano chiesti se la sua morte fosse stata solo dettata solo dalla chiamata del destino e dall’aggravarsi delle condizioni di salute precarie con le quali doveva convivere ormai da qualche anno, o se piuttosto erano stati gli effetti della piena dello Judrio a incidere in modo fatale sullo stato dell’anziana.

Domande che si è posta pure la Procura della Repubblica, che aveva aperto un fascicolo sull’accaduto e aveva richiesto l’esecuzione dell’esame autoptico, per comprendere meglio le cause del decesso. Se è stato possibile finalmente fissare la data delle esequie – come detto previste per martedì e attese in paese, dalla figlia Fulvia e dal figlio Claudio, dalla nuora, dal genere, i nipoti e i pronipoti, ma anche da tutta la comunità che conosceva e amava Odilla –, è perché è arrivato il nullaosta.

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Dalla Procura così come dai carabinieri, le bocche restano cucite sul suo esito, ma la stessa circostanza del via libera al funerale lascia supporre che l’esame effettuato possa aver escluso risultati che richiedessero un supplemento di indagini e approfondimenti.

Del resto, gli stessi familiari, nel dolore delle ore immediatamente successive alla scomparsa della donna, avevano ricordato il pronto intervento dei soccorritori al suo capezzale, così come parlato dei problemi respiratori che purtroppo da tempo costringevano Odilla a restare a casa, spesso a letto. Proprio nella sua camera la donna era stata sorpresa dall’acqua il 17 novembre, mentre la badante che la seguiva affettuosamente da molti anni si trovava nella propria stanza al primo piano. Allertata anche da una vicina, era stata proprio la badante a chiamare i soccorsi.

«Tutta la comunità è stretta attorno alla famiglia di Odilla, alla quale fin dal primo momento ho manifestato il mio cordoglio e la mia vicinanza», ricorda il sindaco di Romans Michele Calligaris. Il funerale di martedì partirà dalla casa funeraria Sartori di via Sauro 17, a Romans, dove il feretro di Odilla verrà esposto dalle 10 alle 14. Seguirà la cremazione.

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