Furlan dopo 100 anni rivive con un progetto da artista “avveniristico”

RONCHI

Cento anni fa nasceva Pino Furlan, artista avveniristico al quale, nel 2014, Ronchi dei Legionari ha dedicato una piazza. Un anniversario importante, che il Comune e la famiglia vuole ricordare in modo particolare. Furlan, scomparso nel 1987, è stato uno dei più validi pittori del territorio nel secolo scorso, che seppe trovare una propria modalità espressiva tale da farlo inserire nel novero dei pittori zonali di prima grandezza, conosciuto ed apprezzato tra i concittadini e i vari critici che ne hanno valorizzato la sua figura e le sue opere attraverso mostre, filmati e pubblicazioni. La sua produzione artistica negli anni è andata frammentata, sia perché conservata in diverse abitazioni private, sia a causa di un incendio alla casa del pittore che ha distrutto o rovinato gran parte delle opere. Ma è stata ed è forte la volontà della municipalità cittadina di salvaguardare e recuperare parte del patrimonio, anche grazie all’intervento della Fondazione CariGo che ha dato un contributo di 14mila euro, acquistando settantaquattro opere dell’autore e che sono attualmente conservate in uno spazio adeguatamente attrezzato.

L’amministrazione ronchese ha quindi ritenuto doveroso ricordare Furlan con il progetto Verificare il limite dell’infinito. Pino Furlan 1920-1997, incontri ed esposizioni che permettano di approfondirne il percorso artistico e coinvolgendo nel progetto anche altre realtà del territorio e utilizzando anche il materiale documentario negli Archivi di Stato di Gorizia e del Consorzio Culturale. Giovedì, primo appuntamento in presenza dopo mesi, e giorno in cui Furlan avrebbe compiuto 100 anni, l’auditorium ha ospitato l’incontro con cui si è illustrato il progetto curato da Marina Dorsi e Luca Geroni e a cui collaborano l’associazione culturale Leali delle Notizie e l’associazione culturale Bisiaca. —



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