Furto al circolo Zaccarelli Porta scassinata, spariti i soldi
Raid ladresco nella notte tra domenica e lunedì al circolo tennis “Zaccarelli” di Gorizia. Ignoti hanno scardinato la porta d’ingresso, contando sul favore delle tenebre, e portato via dalla sede sociale una certa somma di denaro che in queste ore l’associazione sta cercando di quantificare con esattezza.
L’episodio è stato denunciato e sono già partite le indagini dei Carabinieri, ma ora il circolo chiede maggiore tutela e invoca l’installazione di telecamere di sorveglianza in passaggio Zamenhof, la stretta viuzza che mette in comunicazione viale 20 Settembre e viale Virgilio sulla quale si affacciano i campi da tennis. Anche perché da queste parti anche gli atti vandalici e le imprese dei writers non sono una rarità.
Ne sanno qualcosa proprio i dirigenti e i soci del tennis club “Zaccarelli”, che nei mesi scorsi hanno già fatto i conti con una serie di incursioni e con il danneggiamento di uno degli accessi laterali al terreno da gioco (qualcuno che non aveva nulla di meglio da fare mandò in frantumi il vetro della porta), e che ormai si sono quasi rassegnati allo spettacolo della loro tensostruttura ricoperta di segni, scritte e graffiti vari. «Accumulatisi negli anni, i segni coprono praticamente tutto il tendone – si sfogava il segretario dello “Zaccarelli” Alessio Destro ancor prima che il furto, episodio ben più grave, fosse scoperto -. Ripulirlo costerebbe di certo non poche risorse e non poca fatica, e rischierebbe di essere peraltro inutile, visto che sfruttando l’oscurità e l’isolamento i writers tornerebbero all’opera dopo poco tempo. Ciò che da fastidio è il gesto, perché è una mancanza di rispetto verso la comunità».
Insomma, il tendone del circolo condivide la sorte che è ad esempio quella della scalinata che scende alle spalle della chiesa del Sacro Cuore, terreno d’azione prediletto dai writers. Ma, ora, è finito anche nel mirino dei ladri. Una maggiore illuminazione, secondo Destro, servirebbe relativamente, mentre potrebbe fungere da deterrente l’installazione nel passaggio Zamenhof di telecamere di videosorveglianza. Anche perché negli ultimi periodi gli episodi spiacevoli sono aumentati. «Nel tempo, prima di quest’ultimo furto, i piccoli atti di vandalismo sono stati diversi – spiega il segretario -. Nel mesi scorsi il vetro di una delle porte secondarie del campo è stato distrutto, per un puro atto vandalico visto che all’interno non c’era nulla da rubare. Inoltre abbiamo trovato rifiuti e sacchi di plastica abbandonati e, addirittura, nei giorni di “Gusti di frontiera” abbiamo sorpreso una coppietta che aveva scambiato il nostro campo per un nido d’amore, dopo aver forzato la rete all’ingresso». —
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