Furto con spaccata a Ruda nel bar Arci

RUDA. Ladri in azione nella Bassa friulana. A Ruda, nella notte tra domenica e lunedì, i soliti ignoti hanno preso di mira lo storico bar Arci, in via Mosettig, al civico 18, in pieno centro. È successo poco prima delle 2.30. Dopo aver tagliato la grata di protezione in ferro, i malviventi, sicuramente più di uno, hanno scardinato la porta sul retro e sono riusciti ad entrare nel locale. Hanno rubato 150 euro dal registratore di cassa e una macchina cambiamonete, che è stata direttamente caricata su un mezzo, forse un furgone. Nonostante il sistema di allarme fosse stato attivato, il furto è andato a segno. I ladri hanno agito in soli quattro minuti e sono riusciti a scappare facendo perdere le loro tracce. Probabilmente avevano già effettuato un sopralluogo.
I danni sono piuttosto ingenti, si parla di centinaia di euro, senza contare la somma all’interno della macchina cambiamonete. Sul posto l’Italpol e i carabinieri. Comprensibilmente amareggiati i titolari. «Evidentemente il furto è stato preparato prima - raccontano -. L’allarme è scattato alle 2.21 e l’Italpol è arrivata sul posto quattro minuti dopo, alle 2.26. Una rapidità sicuramente sospetta. Abbiamo un sistema di allarme con i fumogeni, eppure non è servito. Sapevano già che cosa rubare e come muoversi all’interno del locale. Hanno agito indisturbati. Sicuramente sono venuti in bar, nei giorni scorsi, per pianificare il colpo nei minimi dettagli. La grata con le sbarre in ferro è stata letteralmente trascinata via, forse con l’ausilio di una macchina o un furgone. Ci sono ancora i segni visibili. I cavi delle macchine cambiamonete sono stati tagliati, forse ancora prima del furto».
Purtroppo, stando a quanto si è appreso, nessuno ha sentito nulla. «Non è la prima volta che ci capita di essere derubati – si sfoga il titolare -. Qualche anno fa, nell’arco di un paio di mesi, siamo stati presi di mira ben quattro volte. Ora ci toccherà pagare tutti i danni. Questa mattina (ieri, per chi legge) abbiamo già contattato i muratori e pomeriggio arriverà il fabbro. Il periodo non è facile per nessuno, non ci voleva proprio. Siamo preoccupati e stanchi».
Elisa Michellut
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