Furto di rame in caserma, 3 arresti

VILLA VICENTINA. Brillante operazione dei carabinieri di Villa Vicentina, che ieri mattina, assieme ai colleghi della stazione di Cervignano e del Nucleo radiomobile di Palmanova, comandato dal capitano Maurizio Maiani, verso le 12 hanno arrestato tre persone sorprese a rubare rame dalla caserma dismessa “Rassano Bafile” di Villa Vicentina. I ladri sono stati portati in caserma. La Procura di Udine ha disposto gli arresti domiciliari. Si tratta di Andrea Banzato, 39 anni, Ivano Mannella, 26anni, entrambi di Latisana, e di Fabio Mangia, 31 anni, di Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone. È il secondo tentativo di furto, sempre all’interno della caserma, in meno di una settimana. Venerdì scorso, infatti, i carabinieri della locale stazione erano riusciti a sventare un altro colpo e ad arrestare i colpevoli: due uomini di 31 e 23 anni, entrambi nomadi, ma domiciliati a Turriaco. Ieri, l’ultimo episodio. I militari dell’Arma sono intervenuti su segnalazione di un addetto alla vigilanza della caserma che, poco prima, aveva notato i tre intenti a rubare. Immediato l’allarme alle Forze dell’ordine. I primi a intervenire sul posto sono stati i carabinieri di Villa Vicentina, coordinati dal maresciallo Giovanni Rigoni, che, proprio in quel momento, stavano effettuando alcuni controllo nella zona. In pochi minuti sono entrati nella caserma.
Dopo i recenti tentativi di furto, infatti, è stata intensificata l’attività di pattugliamento come strumento di prevenzione. Nel frattempo, con l’aiuto dei colleghi di Palmanova e Cervignano, la caserma è stata circondata. Gli uomini del maresciallo Rigoni hanno sorpreso e bloccato due malviventi mentre stavano cercando di estrarre alcuni grossi cavi di rame da un tombino. Il terzo componente della banda è riuscito a scappare in auto, una Opel Zafira, ma gli è andata male. E’ stato fermato poco distante. I tre, due pregiudicati e un incensurato, sono stati portati nella caserma di Villa Vicentina. Come detto, la Procura di Udine ha disposto gli arresti domiciliari. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi attrezzi atti allo scasso che gli arrestati utilizzavano per asportare la refurtiva. Il materiale rubato, che avrebbe fruttato ben 4 mila euro, è stato restituito ai legittimi proprietari. Soltanto qualche giorno fa, sempre all’interno dell’ex struttura militare e sempre in pieno giorno, altre due persone erano state sorprese a rubare termosifoni in ghisa e cavi elettrici. Dagli accertamenti degli uomini dell’Arma è emerso che i due, entrambi arrestati, erano entrati nella caserma sfondando parte del muro perimetrale. Anche in questo caso il rame che era stato già sottratto è stato recuperato e restituito.
Elisa Michellut
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