Furto nella villa di Anna Illy junior

Spaccata la cassaforte, rubati tutti gli oggetti di valore e cari ricordi di famiglia
Cosa mi hanno portato via? Tante, tante belle cose». Risponde così Anna Illy a chi le chiede di quantificare il danno subito dopo la «visita» dei ladri. Ladri che sono entrati in azione nella splendida villa di via del Perarolo, approfittando dell’assenza della padrona di casa, impegnata in un viaggio di lavoro in Venezuela e Brasile. Al suo rientro, ieri pomeriggio, la sorella del presidente della Regione ha notato che qualcosa non andava. Una delle finestre, infatti, era rimasta stranamente aperta. Da lì i malviventi sono riusciti ad intrufolarsi all’interno e a raggiungere la stanza dov’è custodita la cassaforte. Per aprirla, i ladri non si sono fatti troppi scrupoli e hanno usato le maniere forti.


L’imprenditrice ha trovato infatti il forziere letteralmente divelto e il contenuto, gioielli e oggetti dal grande valore affettivo più che economico, sparito nel nulla. Tutto fa pensare che la banda abbia agito a colpo sicuro, dirigendosi direttamente verso la cassaforte. All’appello infatti, oltre ai ricordi contenuti all’interno, non sembra mancare quasi nulla. Quadri, tappeti, argenteria sono rimasti al loro posto. La conferma arriva dalla madre della padrona di casa, che si trova fuori Trieste per le vacanze. «Ho parlato con mia figlia solo qualche minuto - spiega Anna Illy -. L’unica cosa che mi ha detto è che le hanno spaccato la cassaforte. Sì, proprio spaccata. Questo la gente è bene che lo sappia.


Le persone tendono infatti a fidarsi troppo delle cassaforti, mentre bisogna sapere che questi oggetti possono tranquillamente essere rotti. All’interno, da quanto ho capito, non c’erano cose di straordinario valore. Più che altro ricordi, qualche gioiello e oggetti a cui Anna era molto legata. Lì per lì non si ricordava nemmeno con precisione cosa le avessero portato via. Il resto sembrava tutto a posto. I ladri non hanno rubato nè quadri nè tappeti. Evidentemente - conclude l’ex presidente dell’Assindustria triestina - erano interessati solo alla cassaforte». Di sicuro, i malviventi conoscevano bene le abitudini della proprietaria. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, il colpo sarebbe stato messo a segno tra le 10 e le 14, fascia oraria in cui generalmente nella villa non c’è nessuno. È possibile quindi che al furto in via del Perarolo la banda lavorasse da tempo, studiando i movimenti tanto di Anna Illy, quanto dei domestici e dei frequentatori abituali della villa.


Data la collocazione della palazzina, il cui ingresso affaccia su una strada piccola ma abbastanza trafficata, è facile pensare inoltre che i ladri abbiano agito con la complicità di un «palo», pronto a segnalare qualunque imprevisto in grado di rovinare il piano. Dopo aver accertato l’intrusione, ieri pomeriggio l’imprenditrice ha dato l’allarme alla Polizia, che ha inviato sul posto due agenti per i primi rilievi. Questa mattina, invece, la proprietaria farà denuncia in Questura, fornendo quindi un elenco più completo e dettagliato degli oggetti rubati.


Ieri, subito dopo l’amara scoperta, Anna Illy aveva comprensibilmente poca voglia di parlare. «Mi deve capire, sono appena rientrata a casa da un lungo viaggio e ho da poco trovato questa «sorpresa». Quindi non ho proprio lo spirito giusto per parlare - ha spiegato con tono comunque cortese -. Adesso ho soltanto voglia di farmi una doccia. Posso dirle esclusivamente che mi hanno rubato tante belle cose. Proprio tante. Altro non so, se non - conclude l’imprenditrice ancora molto scossa - che non sono entrati dalla porta, perchè non è stata rotta».


m.r.
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