Furto con spaccata in un salone di parrucchiera in Viale a Trieste
Il malvivente ha rotto la vetrina con un sanpietrino, ferendosi con i vetri. Poi la fuga con 135 euro di bottino

Furto con spaccata nella notte in un salone di parrucchiera a Trieste: il ladro si ferisce con la vetrina rotta, lasciandosi alle spalle macchie di sangue, prima di scappare con un bottino esiguo: 135 euro. Nel mirino è finito il negozio "Cristina Acconciature", che si trova nella parte finale del viale XX Settembre, poco distante dal centro commerciale Giulia.
Il bandito in un primo momento ha cercato di forzare la serratura con una pinza. Non riuscendoci, ha poi spaccato la porta a vetri con un sanpietrino raccolto dalla strada.

Una volta aperta la breccia, è andato a colpo sicuro: ha arraffato la busta con i contanti che la figlia della titolare aveva messo lì la sera prima per pagare dei fornitori.
"Sono convinta che mi spiasse, non me lo spiego altrimenti visto che non ha toccato nient'altro" dice la giovane.
Dopo il raid, il bandito è scappato abbandonando sul posto gli arnesi utilizzati. Nel raid, però, il ladro si è tagliato. "C'erano macchie di sangue sul pavimento e sulla soglia - racconta la titolare, ancora scossa - e delle strisciate sul cofano di un'auto bianca parcheggiata in via Margherita, come se il ladro si fosse appoggiato lì durante la fuga".

A dare l'allarme, stamattina (15 gennaio) è stato un residente: si è accorto della spaccata mentre portava a spasso il cane. "I carabinieri mi hanno telefonato alle 5 - racconta la titolare mentre ripulisce il pavimento - e sono corsa qui. Era un disastro: vetri a terra, sangue. Per fortuna non ha rubato prodotti né attrezzature. Il danno c'è ma a fare ancora più male è la sensazione di essere stati violati, è orrenda".
I carabinieri del reparto scientifico hanno esaminato a lungo la scena, repertando le tracce di sangue e le eventuali impronte. Elementi chiave per incastrare il ladro. Al vaglio anche i filmati delle telecamere presenti nella zona.
"Hanno fatto un lavoro eccellente, speriamo fermino quel ladro prima che possa colpire di nuovo - concludono mamma e figlia -. Noi da tempo non ci sentiamo più sicure qui. Quando fa buio ci chiudiamo dentro perché girano brutte facce. Bisogna intervenire prima che la situazione degeneri". Intanto le due donne si rimboccano le maniche per tentare di riaprire il salone già nel pomeriggio. In mattinata hanno dovuto annullare cinque appuntamenti: mancato incasso che si aggiunge ai danni materiali. E a quella "orrenda sensazione" di insicurezza.
Riproduzione riservata © Il Piccolo