Gaggioli, la civica di famiglia che fa campagna sul web

Il presidente dell’Ordine degli avvocati faceva parte di una triade che voleva riunire tutti i partiti. Fallito il progetto, si è lanciato in una nuova avventura
Capita di partire con un’idea immaginando un percorso, una compagnia e un traguardo. E poi, strada facendo, svoltare ad un bivio trovarsi su un tracciato diverso, da soli, eppure ugualmente soddisfatti e anzi ancor più convinti di aver preso la direzione giusta. È un po’quel che è successo ai membri e ai sostenitori della lista “Gorizia c’è” , che propone la candidatura di Silvano Gaggioli a sindaco di Gorizia. Un’avventura nata da quella che ben presto in città venne ribattezzata “Triade” , ovvero il terzetto formato da Maurizio Pecorari, Nicolò Fornasir e l’ex sindaco Erminio Tuzzi. I tre sono stati promotori di un movimento, un gruppo che ha ragionato a lungo, attraverso anche tutta una serie di incontri pubblici, sulla possibilità di dar vita ad un progetto comune di tutte le forze moderate, di centrodestra e centrosinistra. Ben presto l’ipotesi si rivelò impraticabile, di fronte alla scelta di proseguire ciascuno per la propria strada di tutti i principali candidati, e così la “Triade” – che ben presto divenne una coppia, con Tuzzi che si sfilò per appoggiare Collini – decise di andare avanti per conto proprio. Formando una squadra e individuando un proprio candidato, Silvano Gaggioli. Come a dire “chi crede in noi ci segua” . E sono stati in tanti, a seguirli, visto che oggi il gruppo di “Gorizia c’è”, tra candidati e sostenitori, conta oltre un centinaio di persone.

«E sono più o meno tutti attivi, entusiasti e motivati – assicura Maurizio Pecorari, medico e uomo di sport (una vita a sprintare sui 110 ostacoli e ora presidente dell’Atletica Gorizia), ma anche già consigliere comunale repubblicano –. Ed è questa a mio pare una delle cose più belle che siamo riusciti a creare. Ovvero una squadra fresca e piena di idee, che vuol proporre qualcosa di diverso per la città» . Una squadra che si confronta soprattutto su Facebook e sul sito internet www. gaggiolisindaco. it, ma anche nella nuova sede elettorale di via Garibaldi, dove la “regina” è Martina Baldazzi, segretaria sempre pronta a raccogliere proposte, stimoli e sollecitazioni dai cittadini. Se tanti candidati alla prima esperienza rappresentano il “nuovo” , per “Gorizia c’è” , non poteva mancare un elemento di esperienza. In questo caso è Dario Baresi, politico di lungo corso assessore già ai tempi di Scarano e poi con Tuzzi, Valenti e Romoli. Ex Udc, Baresi ha trovato in una civica ciò che non vedeva più nei partiti tradizionali. «Ho l’impressione che la politica si stia allontanando sempre più dalla gente – dice –, mentre in questo gruppo di cittadini che hanno deciso di spendersi per la città ho trovato un entusiasmo, una voglia di spendersi per Gorizia”. Entusiasmo che ha contagiato più di qualcuno. Sul bancone all’ingresso della sede elettorale di via Garibaldi ci sono cioccolata, caramelle. Sono i “pensieri” portati da cittadini che contribuiscono a loro modo al viaggio di “Gorizia c’è”. Qualcuno ha offerto anche qualche euro, somme minime ma preziose visto che la lista si deve totalmente autofinanziare la campagna elettorale. «La cosa che più mi piace del nostro gruppo? Direi il fatto che ognuno di noi ha le sue competenze specifiche, e parla e propone idee e progetti in base a quelle – dice Alessandro Quinzi, conservatore presso i Musei Provinciali –. Nessuno di noi è un professionista della politica, ma tutti abbiamo una professionalità precisa da spendere per la città».


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