Galan denuncia Kajin per diffamazione

In relazione a dichiarazioni del deputato istriano sulle vicissitudini giudiziarie dell’ex ministro veneto
23/06/2014 Roma, trasmissione televisiva L'aria che tira. Nella foto Giancarlo Galan
23/06/2014 Roma, trasmissione televisiva L'aria che tira. Nella foto Giancarlo Galan

POLA. L'ex governatore del Veneto ed ex ministro italiano della Cultura, Giancarlo Galan ha denunciato il deputato istriano Damir Kajin per diffamazione per certe sue dichiarazioni nell'articolo intitolato “Il vincitore dello Stemma della Regione istriana Giancarlo Galan va in prigione per corruzione”, pubblicato dal portale croato Ipress. A darne notizia è lo stesso portale. Nella denuncia si afferma che quanto dichiarato dal deputato non corrisponde alla verità ed è lesivo della dignità e dell'onore di Galan. Il quale pertanto chiede un indennizzo di 50mila kune, equivalenti pressapoco a 6.600 euro.

Per la precisione, viene contestata la seguente affermazione di Kajin che traduciamo - forse trascurando un po' lo stile - per rimanere quanto più aderenti all'originale: «Galan e la sua équipe, solo grazie alla pietra istriana si è preso oltre 50 milioni di euro. Non sappiamo quali beni Galan possegga in Istria, però sappiamo che considera Ivo Sanader (ex premier croato) e Ivan Jakovcic (ex presidente della Regione istriana) come amici e che operava per loro tramite. L'Istria è una caverna di delinquenti nella quale la criminalità è stata portata dal vicinato. Chi è al potere in Istria difende Galan fino all'ultimo respiro con la motivazione che grazie ad un'apposita legge veneta sulla cultura, lui ha convogliato in Istria alcuni milioni di euro, senza chiedersi quante decine di milioni si sia preso da queste terre. Però fino a che la Dieta democratica istriana avrà il controllo dei media tutto ciò è nulla, come pure per la nostra magistratura».

La giudice della filiale pisinese del Tribunale comunale di Pola, Lorena Smokovi„ ha intanto fissato l'udienza preliminare per il 29 ottobre. Giancarlo Galan sarà rappresentato in aula dall'avvocato Nataša Maleti„ di Pola.

Da notare che almeno finora la notizia della denuncia contro Kajin non è stata ripresa dagli altri media. Le dichiarazioni del deputato di quasi un anno fa erano state pubblicate invece da diversi giornali. In quell’occasione parlava di un ipotetico profitto di Galan di 50 milioni di euro grazie all'estrazione della pietra istriana dalla cava di Castelnuovo presso Marzana, trasportata poi a Venezia per il progetto Mose.

Qualche giornale aveva scritto di 2.800 navi salpate da Castelnuovo, altri di addirittura 3800. A proposito dei milioni che Galan avrebbe dirottato in Istria, probabilmente Kajin si è riferito alla famosa Legge Beggiato del 1994 sul Recupero e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale lasciato dalla Serenissima in Istria. Anche in quella occasione erano arrivate smentite «radicali» da parte dei legali di Galan.

(p.r.)

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