Galilei a caccia di un supplente E l’appello sbarca anche online

Mancano insegnanti di ruolo e abilitati in graduatoria: la ricerca, con l’aiuto dell’Università, guarda ai neolaureati. La procedura già utilizzata dal Petrarca
Lasorte Trieste 10/09/18 - Liceo Scientifico Galilei, Aula Magna, Stuenti Classi Prime e Genitori
Lasorte Trieste 10/09/18 - Liceo Scientifico Galilei, Aula Magna, Stuenti Classi Prime e Genitori



Nelle scuole superiori di Trieste è caccia al supplente. «Il liceo Galileo Galilei, esaurite le graduatorie di Istituto, cerca laureati interessati ad un incarico di supplenza breve di 18 ore di italiano e latino». Così recita un annuncio pubblicato online sulla pagina del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Trieste.

Mancano insegnanti di ruolo ma anche abilitati nelle graduatorie che, o perché già stanno lavorando oppure perché poco interessati a una supplenza breve, non si fanno avanti. Così, Lucia Negrisin, la dirigente del liceo scientifico di via Mameli, seguito passo passo tutto l’iter indicato dal Miur, tenta di reperire docenti tra i neolaureati, i dottorandi, chiedendo un supporto nel diffondere la ricerca anche all’ateneo. Il decreto ministeriale del 2007, che disciplina il regolamento delle supplenze, indica che qualora le graduatorie di istituto siano esaurite, i dirigenti dovranno ricorrere alle graduatorie di istituto delle scuole viciniori. Se anche quelle non danno risposta, i dirigenti possono ricorrere alle domande di “Messa a disposizione” (Mad). Negrisin ha bussato pure alle scuole delle province di Udine e di Gorizia ma senza ottenere risultati, «così – spiega – ho avviato la procedura delle Mad, chiedendo supporto anche all’Università che è luogo di formazione». La dirigente sta già valutando alcune proposte. «Bisogna far capire alla gente – dice Negrisin – che la scuola sta diventando un terreno di impiego, la ricerca anche attraverso altri strumenti è segno di vitalità. C’è un’età media crescente degli insegnanti che andranno progressivamente in pensione, pertanto la scuola, in un panorama di disoccupazione giovanile, diventa nuovamente attrattiva: l’importante è che vengano ingaggiati i migliori, gente motivata».

Il Galilei si è appoggiato all’Università anche per una supplenza breve in matematica e fisica e un ragazzo che aveva appena finito il dottorato ora è già in classe. Chi è in possesso di una laurea magistrale e cerca un’occupazione, può dunque proporsi direttamente agli istituti. In molti già lo fanno, le segreterie sono piene di candidature, curriculum, proposte per supplenze. E per una “messa a disposizione” il dirigente è libero di scegliere. Se in passato il ricorso alle domande di Mad era assolutamente limitato, in regione e tra gli istituti triestini, visto lo svuotamento delle graduatorie, la procedura è oggi sempre più frequente. «È l’unico strumento che abbiamo in questo momento per garantire la continuità di insegnamento – valuta Cesira Militello, dirigente del liceo Petrarca –. Ho fatto anche io ricorso a questa procedura per una supplenza in matematica e una in lingue straniere, attingendo dalle proposte che arrivano al nostro istituto. Ho avuto la fortuna di trovare docenti con una particolare preparazione, che hanno lavorato benissimo, apprezzati anche da genitori e studenti. Credo che ciò favorisca anche una rivitalizzazione del circuito docenti e ritengo che una collaborazione con l’Università possa essere proficua». —



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