«Garanzie su legalità e appalti»
Un “welfare aziendale” che si sviluppi su tutta la città «Su questo vorremmo dialogare e collaborare con Fincantieri» ha detto il sindaco Silvia Altran all’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono prima dell’audizione in Consiglio. Per affrontare con decisione il nodo della precarietà, dalle legalità e della convivenza degli stranieri in città. »Abbiamo stretto i denti» ultimamente ha spiegato il sindaco a Bono. Segno di un clima non più entusiasta e convinto tra la città e il suo stabilimento di Panzano. Lo si è capito perfettamente e in maniera trasversale ieri in Consiglio quando agli aut-aut di Bono sono seguite le domande, condite da argomentazioni dei vari capigruppo. «Percjhè in tutti questi anni non si è continuatoa coltivare le ditte locvali invece dei lavoratori esteri che portano illegalità e caporalato negli appalti?» ha chiesto con determinazione Suzana Kulier del Gruppo misto.
Paolo Fogar (Pd) invece, sottolineando la distanza che c’è fra città e cantiere ha chiesto a Bono se intende portare la festa del varo in città e pensare a una presenza fissa a Monfalcone «per creare più coesione con il cantiere». Tutta una serie di domande in un clima molto serio e preoccupato nonostante le rassicurazioni sul fronte del lavoro. Tecnica la domanda di Claudio Martin (Idv) che ha chiesto a Bono se per Monfalcone si pensa anche a navi militari oltre che quelli da crociera. Giuseppe Sabato (Pd) ha puntato il dito sull’«esasperazione che viene posta sul problema del costo della manodopera» e sull’involuzione che sta vivemndo Monfalcone. E all’ad del colosso crocieristico ha richiesto maggior responsabilità sociale verso la comunità damndo «risposte sul mercato del lavoro ecessivamente precario». Federico Razzini (Lega Nord) ha tuonato contro la burocrazia («il più grande cancro italiano»), sul fatto che Finacantieri è stata lasciata sola sul fronte del protocollo di legalità. E alla fine ha chiesto all’ad un modo per frenare l’arrivo di stranieri: «Sono preoccupato della situazione del subappalto, è pensabile fare in modo che Foincantieri faccia arrivare in Italia più facilmente persone straniere più facilmente integrabili con il contesto locale».
Paolo Frisenna (Pd) ha chiesto un «tavolo di discussione con Fincantieri, per decidere cosa fare», Giovanni Iacono (Sel) infine oltre a citare nuovamente la respomnsabilià sociale dell’azienda che voluto sapere da Bono cosa intende fare : «di concreto».
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