Gattare in azione senza limiti Nei rifugi si continua a operare
Modulo di autocertificazione in tasca e, possibilmente, anche tesserino di riconoscimento rilasciato dall’Ufficio zoofilo del Comune a mano. Così attrezzate, le oltre 300 gattare di Trieste continuano a prendersi cura delle 730 colonie feline censite in città anche in questo periodo di emergenza. Il servizio quotidiano che svolgono è ritenuto uno stato di necessità, indispensabile a garantire la sopravvivenza degli animali. «I gatti delle colonie sono di proprietà del Comune,- ricorda l’assessore con delega anche all’Ufficio Zoofilo, Michele Lobianco - le gattare sono autorizzate a prendersi cura di loro. Ovviamente, le uscite a questo scopo devono essere limitate e finalizzate alla cura dei mici: basta andare in colonia una volta al giorno». Alcune colonie vivono in aree cittadine oggi interdette all’accesso della cittadinanza. «Per situazioni come quelle della colonia all’interno del parco di villa Revoltella o del cimitero, - spiega Lobianco - è stato garantito l’accesso alle gattare».
Anche per accudire le bestiole ospitate nei diversi rifugi cittadini, si continua ad operare adottando le misure di sicurezza idonee. Le porte delle strutture sono interdette alle visite e sono sospese le adozioni. «Stiamo facendo lavorare solo i dipendenti, rinunciando ai volontari, - spiega Manuela Stancic, consigliera dell’Astad -. Non è facile, lavoriamo tutti di più ma era necessario per limitare i rischi. Chi ci vuole aiutare può farlo con una donazione: le indicazioni utili si trovano sul nostro sito». Anche ai mici ospitati a Il Gattile e all’Oasi felina non manca nulla. «Abbiamo organizzato i turni dei volontari in modo che possano operare in sicurezza - spiega Cociani - ci concentriamo sulle emergenze, abbiamo sospeso le sterilizzazioni e pappe per i mici non mancano. Non registriamo un aumento delle rinunce o degli abbandoni».
L’attività di ricovero e cura degli animali prosegue anche all’Enpa. «Il soccorso agli animali è una necessità non differibile, - ricorda la presidente Patrizia Bufo –. Il cancello di accesso alla struttura è chiuso ma all’ingresso ci sono le indicazioni per farsi aprire da chi deve consegnare un animale ferito». Anche il Canile sanitario di via Orsera resta aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 9 e poi raggiungibile telefonicamente allo 040.3996621 fino alle 13 o chiamando il 348.4487013 per segnalazioni urgenti o per la consegna di un animale deceduto. E proprio dal canile di via Orsera, il medico veterinario di Asugi, Massimo Erario, smentisce le voci circolate in merito ad aumento degli abbandoni di cani a Trieste. È bene ricordare che gli ambulatori veterinari restano aperti solo per terapie e visite urgenti. Portare gli animali domestici dal veterinario rientra nei casi di necessità, e quindi è uno spostamento consentito. Le visite di routine che non rispondo a nessuna particolare esigenza devono essere rimandate. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo