Gavettone in faccia da uno scooter Giovane donna con il naso rotto

La ragazza stava uscendo da un locale di via Venezian dove aveva cenato con alcune amiche Colpita da una “bomba d’acqua” lanciata da uno dei tre motorini che passavano a forte velocità
Di Silvio Maranzana
Foto Bruni 07.06.13 Via F.Venezian
Foto Bruni 07.06.13 Via F.Venezian

Un altro “gavettone” maledetto dopo quelli che indirettamente hanno causato la morte di Ida Diminich Maier, la donna di 70 anni urtata da uno studente in fuga dalla battaglia scatenatasi davanti al Nautico e morta due giorni dopo per le lesioni riportate. Stavolta a farne le spese finendo all’ospedale con il naso e un osso dell’orbita di un occhio rotti è stata una ragazza di 29 anni che l’altra sera assieme ad altre quattro amiche aveva cenato in allegria all’osteria Marise di via Venezian.

Nell’esatto momento in cui il gruppetto stava tranquillamente uscendo dal locale si è udito un forte botto e una delle giovani donne ha avvertito un dolore tremendo in piena faccia, come se fosse stata colpita da un pugno fortissimo. Il gruppetto ha presto compreso che il “proiettile” era una busta di plastica piena d’acqua, e ha potuto scorgere soltanto tre scooter, ognuno dei quali cavalcato da due persone, in fuga a forte velocità: erano stati loro a lanciare il “gavettone”, molto probabilmente con l’intenzione di colpire. L’azione però è stata fulminea e nessuna delle donne è stata in grado di notare caratteristiche o abbigliamento dei sei, presumibilmente giovani, in fuga.

È stato lo stesso gestore del locale ad avvisare la polizia dell’accaduto, subito dopo la ragazza si è recata presso l’autoambulanza che staziona alla radice del molo Audace e successivamente al Pronto soccorso dell’ospedale maggiore. Poteva sembrare soltanto una forte botta, ma le radiografie la Tac hanno evidenziato la frattura del setto nasale e un’altra frattura all’orbita di un occhio. Il colpo ha rischiato di provocare l’immobilità permanente dell’occhio stesso, per cui durante i 25 giorni di prognosi la donna dovrà sottoporsi a controlli continui. Va considerato inoltre che si tratta di una libera professionista e che ciò che le è stato volontariamente provocato non le permetterà di lavorare impedendole anche due trasferte a Roma e a Bruxelles.

Ieri le visite prima all’ospedale maggiore e poi a quello di Cattinara si sono protratte dalle otto del mattino alle quattro del pomeriggio, dopo di che la ragazza si è recata in questura per sporgere una denuncia circostanziata sull’accaduto anche se, come detto, né lei né le sua amiche sono state in grado di descrivere gli aggressori e nemmeno il tipo di scooter su cui viaggiavano. La polizia ha comunque avviato le indagini, intenzionata ad arrivare all’identificazione dei responsabili. Logicamente nessuno può dire che i sei fossero altrettanti maturandi, certo è però che quella dei “gavettoni” in città è diventata una vera emergenza che sembra richiedere un intervento specifico da parte delle autorità.

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