Gelmetti aprirà la Sinfonica al Verdi

TRIESTE. Il solleone al Teatro Verdi è stato contrassegnato da due eventi fuori serie. Il primo, ideato da Franco Però e dal titolo bellissimo "A teatro, prima della notte", accomunava prosa a musica da camera e sinfonica con la rara "Faust Ouverture" di Wagner. Il secondo ha visto, oltre all'Orchestra, la partecipazione del Coro in brani di Holst ed Elgar e rendeva omaggio a Margherita Hack raccogliendo fondi per il restauro della specola sull'Altipiano, ove le stelle sembrano più vicine.
Per rientrare nella norma prima della pausa agostana, la Sovrintendenza ha convocato una conferenza stampa e presentato la prossima Stagione sinfonica. In tutto nove manifestazioni, un recital ed otto appuntamenti sinfonici con l'Orchestra stabile affiancata per la metà dal Coro istruito da Paolo Vero. La stagione, partendo l'11 ottobre e chiudendo ai primi di maggio, si presenta spalmata sugli spettacoli della lirica. Al cui proposito, è affiorato che partirà in gennaio in serata di gala con un inatteso "Mefistofele" di Boito. Come da tradizione, la Sinfonica 2013/14 si articolerà su due turni di abbonamento, il primo il venerdì sera con replica il sabato alle 18. Dal 30 luglio e presso la Biglietteria del Teatro parte la campagna rinnovi e quella dei nuovi abbonati. Il concerto inaugurale è affidato al gesto economico e pregnante di Gianluigi Gelmetti che, dopo una pagina da lui composta, affronterà la Prima Sinfonia di Mahler. Il secondo appuntamento (31 ottobre) vedrà sul podio il giapponese Hirofumi Yoshida, qui già apprezzato alcuni anni orsono in un balletto, che offrirà un'inedita pagina sacra di Schumann e la Prima Sinfonia di Brahms. Il terzo appuntamento è affidato all'emergente direttore Flavio Emilio Scogna con Wagner, Mendelssohn, Schubert, mentre Gelmetti tornerà al 17 dicembre per il Requiem di Verdi.
Il nuovo anno (24 gennaio) saluterà il ritorno di Oleg Caetani nella "Leningrado" di Sciostakovich e nel Concerto di Ciaikovski (pianista Nikolai Kozyainov). Ancora Ciaikovski (Quinta Sinfonia ed il Concerto per violino con Francesca Dego) nel successivo concerto affidato a Donato Renzetti (31 gennaio), mentre il recital del 28 marzo è affidato all'affermato pianista Giuseppe Albanese. L'ungherese Gabor Ötvös, qui apprezzato al suo debutto anni Settanta, dedicherà l'intero programma a Richard Strauss, mentre per la manifestazione di chiusura (2 maggio) il direttore Alessandro Vitiello avrà quale solista Daniela Barcellona nei cinque "Sea Pictures" di Edward Elgar. Alla conferenza stampa ha partecipato il Sindaco Cosolini. Nella sua veste di presidente del Consiglio di amministrazione, non ha nascosto le difficoltà dettate dalla congiuntura, ma ha anche sottolineato alcuni segnali da cui trarre fiducia: il deficit di bilancio ridotto ai minimi termini, il trend dell'affluenza in risalita, la politica d'apertura alle giovani leve. Alla sua seconda stagione quale direttore artistico, il Sovrintendente Orazi ha confidato d'aspettarsi una boccata d'ossigeno dall'imminente summit romano. «Vi partecipiamo con un carnet di tutto rispetto: un teatro che "fa squadra", avviato ad un'operatività multicentrica per le imminenti adesioni da Udine e Pordenone, collaborazione piena con le altre realtà musicali e priorità assicurata al Conservatorio Tartini». A proposito del quale ha preso la parola il direttore Massimo Parovel per anticipare un'iniziativa di prestigio assoluto che prenderà avvio proprio dal Teatro Verdi il prossimo 8 settembre. Riservandosi di illustrarne i dettagli in un prossimo incontro, ha anticipato trattarsi della tournée europea (tappe a Varsavia, Budapest, Roma ecc.) della neo costituita Orchestra Nazionale dei Conservatori promossa dal Ministero nella ricorrenza del bicentenario verdiano.
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