Generali, archiviate le accuse a Perissinotto e Agrusti

L'inchiesta era sul presunto ostacolo all'attività di vigilanza su un finanziamento ibrido della compagnia emesso nel 2008. Oggi la decisione del Gip di Trieste. Archiviate anche le posizioni di due manager, Amerigo Borrini e Giovanna Coen
Da sinistra Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti
Da sinistra Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti

Il Gip di Trieste ha disposto l'archiviazione del procedimento penale contro l'ex ad di Generali Giovanni Perissinotto, l'ex Cfo Raffaele Agrusti e altri 2 manager, come proposto dal Pm. L'inchiesta era sul presunto ostacolo all'attività di vigilanza su un finanziamento ibrido da 500 milioni della compagnia emesso nel 2008.

Generali, indagati Perissinotto e Agrusti

L'archiviazione è stata disposta dal Gip di Trieste agli inizi di dicembre, dopo che la proposta era stata fatta dai pm Federico Frezza e Matteo Tripani a fine novembre. Con Perissinotto ed Agrusti erano stati coinvolti nell'inchiesta anche il responsabile dell'area risk & capital management di gruppo Amerigo Borrini e la responsabile della funzione debito e tesoreria Giovanna Coen.

La vicenda riguardava l'emissione nel 2008 dello strumento ibrido per 500 milioni emesso da Generali e sottoscritto da Mediobanca sul quale l'Isvap aveva dato autorizzazione.

Nelle comunicazioni della compagnia all'autorità di vigilanza - oggi Ivass - non si faceva però riferimento all'opzione di riacquisto del bond che la compagnia si era assicurata dopo due anni dall'emissione. Nel corso dell'inchiesta oltre a gli stessi indagati era stato sentito dagli inquirenti di Trieste anche l'ad di Mediobanca Alberto Nagel.

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