Già liberati due dei rapinatori catturati dopo il colpo a Domio

di Corrado Barbacini
Li avevano catturati a Sistiana dopo un lungo e faticoso inseguimento cominciato in seguito a una rapina fallita per l’arrivo del padrone di casa in una villetta di Domio. Ora due dei tre rom sono clamorosamente già liberi. I primi a essere increduli sono i poliziotti che ieri mattina li hanno fermati per sospetta evasione durante una perquisizione al campo nomadi di via Pietraferrata. «Cosa ci fate qui?». Loro imperturbabili hanno esibito sotto gli occhi degli agenti i verbali di scarcerazione emessi dal Gip Truncellito. Gli agenti non hanno creduto alla coppia di etnia rom nemmeno davanti ai documenti ufficiali, arrendendosi all’evidenza solo dopo la conferma telefonica della segreteria del carcere. E mentre dalla radio di servizio della volante la voce del funzionario della casa circondariale ripeteva «tutto in regola», sul viso dei due pregiudicati si è stampato un sorriso beffardo. Si tratta di Cristopher Cari, di 31 anni, e del diciottenne Dylan Levacovich. Il primo è agli arresti domiciliari nella sua roulotte, dove ha fissato la residenza, il secondo è a piede libero. Sono due dei ladri sorpresi ieri da un operaio di vent’anni a rubare nella villetta della sua famiglia a Domio. I rapinatori, dopo essere stati scoperti, avevano colpito ripetutamente alla testa con un cacciavite riuscendo anche sfondare il casco da motociclista indossato dal giovane. Fatto, quest’ultimo, che aveva portato il Pm Giorgio Milillo ad istruire immediatamente una pratica a carico di uno degli aggressori anche per tentato omicidio, rigettata dal Gip. Anche il sindaco di Trieste si era complimentato ieri con la polizia per l’arresto della «pericola banda di malviventi», ritenuta responsabile di una quindicina di furti in appartamenti e ville, sgominata solo dopo un inseguimento a tutta velocità sul raccordo autostradale durante il quale gli agenti avevano esploso anche dei colpi di pistola in aria per avvertimento.
Le ulteriori indagini sulla banda dei rom attribuiscono a Elvis Levacovich, 47 anni, Dylan Levacovich, 32 anni e Cristopher Carri, pure di 32 anni, numerosi colpi. Il sospetto, giudicato dai poliziotti più che fondato, nasce dall’analisi delle tracce lasciate durante i colpi. In particolare avrebbero agito in strada per Longera 241, in via del Farnetello 2, a Basovizza, in via Marco Polo 24, in strada di Fiume 35 e in via dei Cordaroli 18. Ma altri due colpi, invece, sono stati messi a segno l’altra notte in strada di Cattinara 24 e in vicolo Scaglioni 28. Rilevanti i bottini. Nel primo i malviventi hanno razziato ben 25 orologi per un valore di 27 mila euro, nel secondo monili in oro e denaro per l’ammontare di 15mila euro. Ieri nel frattempo sono scattati perquisizioni e controlli a tappeto sia da parte degli agenti della Mobile che del commissariato di San Sabba.
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