Giacenza media e saldo ancora sconosciuti per l’utenza delle Poste

Sta creando molti problemi e, soprattutto, un rallentamento dell’attività dei Caaf, costretti a dilazionare gli appuntamenti, l’indisponibilità delle attestazioni sulla giacenza media e il saldo di fine anno di libretti e conti correnti postali. Anche sui social è un fiorire di domande su quando il dispositivo di Poste italiane – che elabora i dati su base nazionale, attraverso l’apporto di un software – potrà erogare il documento, fondamentale per la compilazione dell’Isee, certificazione dalla quale peraltro discende l’erogazione di bonus, ma anche, banalmente, la quantificazione della retta del nido per numerose famiglie.

L’Indicatore per la situazione economica equivalente è infatti uno strumento usato per valutare lo status economico di un soggetto (o un nucleo) che intende fruire di prestazioni sociali agevolate. Tra le richieste, appunto, la quantificazione delle disponibilità finanziarie attraverso il saldo e la giacenza media dell’eventuale conto corrente o del libretto. Allo sportello i dipendenti non sanno fornire una data e così l’utente è costretto, di giorno in giorno, a verificare di persona l’entrata in funzione del dispositivo. Interpellato, l’ufficio stampa di Poste spiega: «Stiamo aggiornando il sistema e a breve saranno disponibili i dati. Questione di giorni. Il problema non è solo di Monfalcone, ma nazionale». «Non ci troviamo – conclude – in una situazione diversa rispetto agli anni scorsi, solo che è aumentata la richiesta di Isee, forse per il reddito di cittadinanza». Poste è tenuta, anche per motivi fiscali, a render noti i dati: l’imposta di bollo, per esempio, non è dovuta se la giacenza media è sotto i 5 mila euro (nel caso di persona fisica) o se il saldo è negativo. –

T. C.

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