Giardino pubblico chiuso a partire da lunedì

Tre giorni di accesso vietato per consentire le opere di manutenzione e di pulizia generale dell’area
Silvano Trieste 12/09/2016 Giardino Pubblico, divieto di accesso alle aree verdi
Silvano Trieste 12/09/2016 Giardino Pubblico, divieto di accesso alle aree verdi

Da lunedì, per tre giorni consecutivi, il giardino pubblico Muzio de Tommasini chiuderà l’accesso al pubblico per consentire un intervento di manutenzione e pulizia generale. Lo ha comunicato ieri il Comune. «Si tratta di un intervento consistente di manutenzione del verde – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi – che facciamo sempre anche per una questione di igiene pubblica».

Sfalcio dell’erba, pulizia e raccolta delle foglie sono i compiti principali di cui dovranno occuparsi gli operatori. «La pulizia – specifica comunque l’assessore – viene fatta costantemente ma siccome il Giardino è tra i siti inquinati, dobbiamo usare le misure precauzionali, per questo vengono utilizzate delle speciali tecniche come da normativa». E in più, tra le motivazioni di questa decisione, c’è anche la vastità del giardino che impone una pulizia approfondita e veloce a porte chiuse. Per questa operazione viene sfruttato l’appalto dedicato alla manutenzione dei giardini inquinati, finanziato con contributi della Regione pari a un totale di 300mila euro. Lodi annuncia anche che è in fase di preparazione la procedura per avviare la gara riguardante il fitorimedio, le “super piante” capaci di assorbire i veleni ovvero il mezzo predisposto per bonificare i sette giardini inquinati individuati a Trieste. Questi pezzi di terra, in cui l’Arpa ancora nel 2016 aveva rinvenuto sostanze cancerogene ben al di sopra dei limiti di legge, sono: piazzale Rosmini, il Miniussi di Servola, il de Tommasini, gli spazi all’aperto di due scuole, dell’infanzia ed elementare, cioè il “don Chalvien” di via Svevo e la “Biagio Marin” di via Praga a Servola. E, sempre nello stesso rione, i cortili della chiesa San Lorenzo e dell’Associazione amici del presepio in via dei Giardini. In queste aree verdi erano spuntate contaminazioni elevate di benzopirene, benzoantracene e benzofluorantene e altre sostanze. Verrà utilizzato il metodo “green”, a cominciare dal Giardino pubblico. Già concluse le azioni di risanamento nelle due scuole. Il fascicolo giardini inquinati era stato discusso a un tavolo apposito composto da Regione, Asuits, Università di Trieste e Comune, avvallato poi da Roma. Infatti, ottenuto il via libera dell’Istituto superiore di sanità, l’insieme di enti aveva dato mandato al Comune di avviare i lavori.

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