Giovani morti nell’agriturismo, il "killer" forse è il monossido di carbonio

POLA Sono due le ipotesi più accreditate per la morte dei due giovani nell'agriturismo Milena di Mondellebotte, nell'entroterra parentino, avvenuto nella notte tra sabato e domenica. La prima: secondo fonti non ufficiali, i due ragazzi sarebbero deceduti a causa di una perdita dal camino: il monossido di carbonio sarebbe stato per loro fatale. Questa, al momento, la pista più convincente seguita dalla polizia.
L'altra ipotesi è quella dell'overdose di stupefacenti. Ad ogni modo, il sostituto procuratore regionale Eddy Putigna ha deciso di sottoporre le salme all'esame tossicologico da parte dei periti del centro “Ivan Vucetic” di Zagabria. È stato confermato inoltre che sui loro corpi non sono stati trovati segnali di violenza: sono escluse ferite da coltello, oggetti contundenti o pistola.
Intanto alcune fonti di stampa hanno pubblicato l'identità dei due giovani morti: sono Patrik Blasko, 27 anni, di Parenzo; e la sua ragazza Lara Nikolic di Varvari, località del circondario. I due erano stati invitati nell'agriturismo per la festa di matrimonio di amici. A notte inoltrata erano saliti in camera, come del resto gli altri 16 invitati. La mattina successiva qualcuno era salito in camera per svegliarli, visto che tardavano a colazione.
Aperta la porta, la macabra scoperta. Sono arrivati la polizia e il sostituto procuratore che hanno chiuso e recintato l'agriturismo. Il sopralluogo è proseguito per tutta la giornata di ieri. Vista la tragica scena, Putigna aveva dichiarato che alla base del decesso probabilmente c'era un reato, senza però specificare di che tipo.
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