Ronchi piange Giovanni Degenhardt, il paladino della natura

Originario di Fiume, è stato un riferimento per la comunità di Ronchi e non solo. Il funerale sabato a Romans

Luca Perrino
Giovanni Degenhardt
Giovanni Degenhardt

È una notizia che ha suscitato un profondo dolore. Non solo nella sua famiglia, non solo a Ronchi dei Legionari. Si è spento nelle scorse ore Giovanni Degenhardt, nato a Fiume il 16 luglio del 1949 e residente da tanti anni in città. Degenhardt è stato un uomo di grande valore, la cui vita è stata dedicata alla condivisone e al servizio della comunità.

Laureato in Scienze agrarie all’Università di Padova, nel 1974, la sua carriera professionale è iniziata alla Cofi, la Cooperativa ortofrutticola di Fiumicello, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Dal 1975 al 2006 ha lavorato, con dedizione, per la Regione Friuli Venezia Giulia, ricoprendo importanti incarichi, tra i quali quello di direttore dell’Ispettorato dell’agricoltura di Trieste e Gorizia. Dal 1997 ha promosso e sostenuto la crescita dell’olivicoltura e la valorizzazione dell’olio d’oliva nella provincia di Trieste, contribuendo significativamente al riconoscimento della Dop “Tergeste” e diventando il primo capo-panel per il Comitato nazionale Olea, assieme al quale ha diffuso la cultura dell’olio di oliva e formato centinaia esperti assaggiatori. Giovanni ha anche contribuito attivamente alla vita della sua comunità.

È stato membro della Commissione edilizia a Ronchi dei Legionari e presidente della Commissione ambientale dei comuni di Romans, Villesse e Farra d’Isonzo. Dal 2012 ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione paesaggio del Comune di San Canzian d’Isonzo, dimostrando un impegno costante per la tutela del territorio. Ha inoltre fondato, nel 2016, la lista civica Ronchi Viva, con la quale è stato eletto, rimanendo in carica sino al 2022, consigliere comunale nelle fila dell’opposizione.

Tra le sue battaglie quella per la creazione degli orti urbani. Oltre alla sua carriera nel settore agricolo, Degenhardt ha anche approfondito le sue conoscenze nel campo della psicologia, iscrivendosi all’Albo degli psicologi e diventando presidente dell’associazione “Progetto3&60”, con la quale ha perseguito l’ideale della crescita e del benessere, aiutando centinaia di persone e sostenendole nel proprio percorso di sviluppo personale.

La passione per la conoscenza lo ha poi portato a conseguire un master in Programmazione neurolinguistica, arricchendo così ulteriormente il proprio bagaglio professionale. Giovanni lascia insomma un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo ha conosciuto e tanto amato. La moglie Laura, i figli Teresa, Enrico e Caterina, i nipoti Jan, Elsa, Vinicio e Niccolò e gli amici tutti lo hanno stretto nel loro abbraccio sino alla fine. La sua eredità vivrà nei cuori di chi ha toccato, con la sua generosità e il suo spirito instancabile.

Il funerale si svolgerà sabato, alle 11, alla casa funeraria Sartori di Romans d’Isonzo. La camera ardente sarà allestita dalle 9. Cordoglio viene espresso anche dal sindaco Mauro Benvenuto: «È per noi tutti un profondo dolore. In questo triste momento desidero porgere le condoglianze alla sua famiglia da parte di tutta l’amministrazione comunale».

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