Giovanni Ravidà esce dal consiglio. Il segretario del Comune di Trieste al posto del dimissionario Fedriga
Entrano Santi Terranova e Emilio Terpin. Paniccia: "Il volume d'affari è cresciuto dell'8,4%". Via libera a un dividendo pari a 0,15 euro per azione

Due new entry nel cda di AcegasAps, la multiutility triestino-padovana la cui assemblea ha approvato ieri il bilancio 2008 della spa e il conto economico consolidato. In seguito alle dimissioni di Massimiliano Fedriga, eletto lo scorso anno alla Camera tra le fila della Lega Nord, e di Giovanni Battista Ravidà, già condirettore centrale di Unicredit e dal giugno 2008 assessore al Bilancio della giunta Dipiazza, l’assemblea di AcegasAps ha ratificato a maggioranza le cooptazioni proposte dal cda.
Al posto di Fedriga (uno dei cinque consiglieri di spettanza del Comune di Trieste) entra così il segretario generale del Comune Santi Terranova, mentre Ravidà (uno dei tre consiglieri dei soci di minoranza, indicato dalla Fondazione CRTrieste) viene sostituito dall’avvocato Emilio Terpin. Sul nome di Terranova ci sono state un’astensione e un voto contrario, e un’altra astensione si è registrata nella votazione su Terpin. Lo stesso Terpin, inoltre, pur essendo stato ufficialmente nominato ieri, figura nel cda dell’AcegasAps già dal 29 gennaio scorso, come risulta dal bilancio integrato, data in cui è stato cooptato dal consiglio. Entrambi i nuovi consiglieri resteranno in carica un anno, fino all’approvazione del bilancio 2009, quando scadrà l’intero cda. Va detto comunque che altri cambiamenti nel consiglio potrebbero verificarsi nei prossimi mesi, a seguito dell’esito delle elezioni comunali a Padova.
L’assemblea ha poi nominato il consigliere Aldo Fontana gestore indipendente della spa, in base alla normativa euopea (recepita dall’Authority italiana) che prevede la separazione funzionale tra le attività di vendita e distribuzione del gas. Venendo ai lavori dell’assemblea, in apertura il presidente Massimo Paniccia ha rilevato la «piena ripresa della redditività» dell’azienda con un incremento del volume d’affari dell’8,4%. «I mercati dell’Est – ha proseguito – sono la naturale area di espansione della nostra attività». Mercati (leggi Serbia e Bulgaria) in cui proseguono gli investimenti, che appunto tra l’estero e la terza linea del termovalorizzatore di Padova quest’anno raggiungeranno i 100 milioni.
Il potenziamento di questo termovalorizzatore rientra nella principale strategia su cui punta AcegasAps: il comparto dell’ambiente. «Nel gas e nell’energia elettrica siamo co-attori. Nell’ambiente siamo invece attori, è un settore che deve vedere AcegasAps sempre più protagonista», ha affermato Paniccia, che ha quindi lanciato un chiaro messaggio alle altre utility del Nordest: «Nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto ci sono altri attori che mi auguro riescano a costruire con noi almeno una rete, se non una fusione, operazione complicata in un Paese di campanili come il nostro. Anche all’estero – ha aggiunto – vanno unite le forze; nell’Est Europa c’è tanto da fare».
Il bilancio consolidato, approvato all’unanimità come quello di esercizio, registra ricavi netti per 481,1 milioni (+8,5%), un margine operativo lordo di 91 milioni (+12,3%), un risultato operativo di 41,6 (+33,9%) e un utile ante imposte di 23,8 (+26,1%). Variazione negativa (-64,5%) invece per l’utile netto gruppo (pari a 15,2 milioni), in quanto quello del 2007 incorporava la plusvalenza di 36 milioni derivante dalla cessione ad Ascopiave del 49% di Estenergy.
La società capogruppo ha chiuso l’esercizio 2008 con ricavi netti per 267,2 milioni (-10,1%), un margine operativo lordo di 74,7 (+10,1%), un risultato operativo di 31,8 (+36,8%), un utile ante imposte di 17,4 (+43,1%). Anche in questo caso l’utile netto, pari a 12,4 milioni, è in decisa flessione (- 67,8%) a seguito dell’incorporazione nel bilancio 2007 dell’introito derivanti dall’operazione Estenergy. L’assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro (dimezzato rispetto a quello dell’esercizio 2007), con stacco della cedola il 6 luglio.
«Il 2008 ha visto un’ inversione di tendenza – ha commentato l’ad Cesare Pillon, illustrando i dettagli del bilancio – con il miglioramento di tutti gli indici di bilancio, e tutti gli asset dell’azienda in crescita. In particolare, la ripartizione dei ricavi per linea di business, che vede un buon bilanciamento del portafoglio, dimostra che siamo una vera multiutility».
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