«Giurastante? Mai saputo di che cosa vive»

Paola Rocco tra gli “epurati” del Mtl: sta passando un momento difficile, non è lui il Movimento
Lasorte Trieste 04/05/14 - Paola Rocco, Addetta Stampa TLT
Lasorte Trieste 04/05/14 - Paola Rocco, Addetta Stampa TLT

«Giurastante è un visionario. Sta vivendo un momento triste, difficile, con le sue paranoie nei confronti di tutto e di tutti».

Paola Rocco è stata a lungo la voce pubblica del lider maximo degli indipendentisti triestini. Lo ha intervistato negli ultimi anni in ogni occasione mettendo in rete il verbo del presidente. Anche lei è stata messa alla porta. Anche lei è andata a Venezia alla manifestazione della Lega Nord contravvenendo gli ordini del capo e per questo è stata “epurata”. Esattamente come è stato fatto per Alessandro Gotti, Vito Potenza, Sandro Gombac e altri iscritti. Motivo: l’avere compiuto «gravi violazioni dello Statuto, degli scopi e dei principi di legalità e democrazia del Movimento».

Rocco, perché è stata espulsa?

«Quando abbiamo dato voce ad alcune persone che la pensavano in maniera diversa, Giurastante si è offeso. E così me ne sono andata. Non c’è altro da dire. Ora a essere offesa sono io. E ne ho motivo».

Che tipo è Giurastante?

«Mi aveva colpito per la sua cultura. Spero che il suo stato attuale sia una conseguenza dello stress eccessivo. Sono convinta che il movimento non sia solo lui. Anzi, non sia proprio lui. Ha bisogno di uno psicologo. Se me ne fossi accorta prima, gli avrei anche dato una mano...».

Qual era il suo incarico?

«Avevo la delega alla comunicazione. Preparavo il materiale per Trieste Libera News e tenevo i contatti con gli altri movimenti indipendentisti in Veneto e in Lombardia».

Ma Giurastante è veramente in pericolo? È vero che la ’ndrangheta ha minacciato sia lui che Paolo G.Parovel, l’ideologo del movimento? Lei gli è sempre stata vicina, forse ne sa qualcosa?

«Ripeto: forse Giurastante è stato sottoposto a degli stress troppo pesanti. Per quanto riguarda la questione della rimozione del cassonetto (Giurastante e Paolo G. Parovel hanno chiesto alla Questura di rimuovere il contenitore delle immondizie posto sotto la sede di piazza della Borsa temendo che possa costituire pericolo per loro, ndr) sono rimasta sorpresa e basita. Non credo che Roberto Giurastante sia tanto importante da essere oggetto di minacce...»

E adesso?

«Il movimento è costituito da tremila iscritti. L’azione prosegue indipendentemente dalle scelte di Giurastante. Semplicemente non lo riconosco. Presto ci sarà un’assemblea. Non voglio parlare di processi al lider maximo, ma di chiarimenti necessari. Per esempio ho il diritto di sapere perché le deleghe mi sono state revocate. Questa non è democrazia».

Come si finanzia il movimento?

«Ci sono i soldi degli iscritti e poi quelli che arrivano dalla vendita di gadget e materiale. I banchetti andavano molto bene. Infine ci sono i soldi delle sagre. Ma anche le donazioni».

Giurastante è pagato dal movimento?

«Non lo sappiamo, non si è mai saputo di che cosa vive. Ma nessuno si è mai posto il problema del suo reddito. Speriamo che lo spieghi in assemblea».

Qual è il ruolo di Parovel?

«Preferisco non dire nulla. Sono rimasta male da quello che è successo. Non ho ancora capito la sua posizione...».

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