Gli abitanti di Ialmicco: «Ridateci la nostra “J”»

PALMANOVA. Con la J o con la I ? E divampa la polemica. Gli abitanti di Jalmicco vogliono che la nomenclatura del loro paese abbia inizio con la J.
I cartelli stradali messi dal Comune di Palmanova invece riportano la lettera iniziale I. La discussione si anima e coinvolge non solo la popolazione della frazione ma anche i palmarini. Sul web si sprecano le considerazioni, alcune “dotte”, altre sarcastiche.
Comunque scaturisce l’ennesima polemica tra la comunità jalmicchese e l’amministrazione di Palmanova, come a supportare il fatto che i cittadini della frazione si sentano “figli di un Dio minore”.
«Il fonema “I” all'inizio di parola, seguito da vocale, oppure all’interno di una parola tra due vocali, è una cosiddetta “semiconsonante”, in quanto, dal punto di vista fonetico, non svolge la funzione di una vera e propria vocale. Nonostante la lingua italiana non abbia un simbolo grafico specifico. In passato si usava spesso distinguere la funzione semiconsonantica utilizzando la lettera “J” ,ad esempio, nella parola “Jonio”, o nella parola “fidejussione”. Al giorno d'oggi è corretto scrivere Ionio, fideiussione e, presumo, anche Ialmicco, anche se, lo devo ammettere, mi piace di più Jalmicco. Sarà perché sono vecchio», sentenzia un jalmicchese che evidentemente è ben informato sull’etimologia italiana dei nomi.
«A suo tempo avevo letto che l’etimologia del nome è Jama, che in lingua slava vuol dire grotta- sostiene un altro ben informato -. Ma a Jalmicco non ci sono grotte. Comunque il nome è di origine celtica o longobarda in quanto finisce in “icco”. Lo sarebbe anche se fosse terminato in “acco”, come Bicinicco o Cargnacco, mentre quelli di origine romana terminano in “ino” o “ano”, come Carlino o Cervignano»".
E via con le considerazioni più variegate. E che Jalmicco sia un toponimo di origine slava lo afferma anche Flavio Zanus, consigliere comunale, cultore di storia e nomenclature tanto che anni addietro, quando sedeva sui banchi della maggioranza, fu il promotore delle targhe artistiche su ogni strada del centro storico per indicarne il nome veneziano delle vie.
E c’è anche chi afferma sarcasticamente che il Comune di Palmanova, in debito d’ossigeno per quanto riguarda le casse, abbia voluto risparmiare sulla vernice per scrivere i cartelli stradali.
Naturalmente non poteva mancare la singolare vignetta di Fernando Venturini, anch’egli un jalmicchese doc e sempre puntuale nello stigmatizzare con ironia le vicende palmarine, per stigmatizzare la questione.
Lo stesso Venturini, ex assessore, puntualizza che lo statuto comunale parla chiaro, tanto che mette ben in evidenza come il nome della frazione si debba scrivere con la J iniziale e non con la I.
Insomma, potrebbe sembrare una cosa da poco, ma per la comunità alle porte della città stellata anche questo rappresenta un motivo di protesta verso l’amministrazione comunale, tacciata più volte di volgere una grande attenzione verso la Fortezza, ma anche di trascurare troppo i borghi fuori dalle mura.
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