Gli Eggemberg si fanno virtuali Rivive la Gradisca della Contea
. Un nuovo e spettacolare contenuto interattivo e multimediale va ad impreziosire il rinato museo civico della cittadina isontina. È dedicato all’età aurea di Gradisca, quella della Contea degli Eggenberg, il “capitolo 2.0” dell’innovativo progetto di valorizzazione della sala museale di Casa Maccari. Un progetto che sarà svelato alla cittadinanza sabato alle 11, proprio in occasione del primo compleanno del rilanciato polo culturale cittadino capace di 35mila visitatori nei primo dodici mesi di apertura.
Il suggestivo contenuto “virtuale” sarà visualizzabile sul tavolo multimediale posto proprio nel cuore del museo civico. A realizzarlo, la giovane azienda regionale 4Dodo, che già nel 2019 aveva curato la prima parte progettuale multimediale del Museo. Essa prevedeva non solo le proiezioni nella sala del ’900, ma si concentrava soprattutto sul progetto del “tavolo multimediale”, vera e propria macchina del tempo virtuale di casa Maccari. Il primo contenuto multimediale era stato dedicato alle invasioni dei Turchi, all’origine della fondazione di Gradisca, e a Leonardo da Vinci. Ora tocca, come detto, all’epoca d’oro degli Eggenberg, che vide nel 1647 il Capitanato di Gradisca innalzato al rango di Contea principesca e infeudato come territorio immediato dell’impero. Grazie al possesso di questo feudo, collocato in un’area periferica e di confine, ma estremamente rilevante per gli equilibri politici e militari, la contea gradiscana acquisì il diritto di seggio e di voto alla Dieta imperiale. Contava, oltre che sulla “capitale” Gradisca, altri 52 paesi, tra cui Aquileia e Cervignano.
Alla ricostruzione virtual di questo importante periodo storico hanno lavorato, su commissione del Comune, creativi e tecnici di 4Dodo. «Una delle richieste innovative alle quali abbiamo risposto un anno fa – spiega Giulia Totis, Marketing and communication manager – è stata quella di fornire un supporto tecnologico che permette l’interazione della guida del museo con il tavolo multimediale. Per rispondere a questa esigenza abbiamo realizzato un’applicazione che dà la possibilità alla guida di scegliere su un tablet il contenuto da mettere in onda, alternando così la visione sul tavolo centrale, la spiegazione e la visione dei reperti, documenti e quadri esposti». Decisiva la scelta del Comune di fare in modo che la “macchina del tempo” fosse implementabile, capace cioè di vedere aggiungere negli anni nuovi contenuti. Ed eccoci infatti al “viaggio” dedicato agli Eggenberg. «Per la sua realizzazione ci siamo dati due obiettivi. Il primo, seguire una finalità storico-scientifica – spiega Totis –: con l’aiuto della curatrice del museo, Lucia Pillon, abbiamo dato forma alla narrazione storica, alla ricostruzione della città, delle sue mura e dei suoi palazzi e alla presentazione delle figure del periodo tra i quali il capitano Francesco Ulderico della Torre. La seconda finalità è stata quella di dare una spettacolarità al contenuto, per renderlo avvincente». Scommessa, a quanto pare, vinta.
L’infrastruttura tecnologica hardware e software è stata progettata e realizzata da Stefano Vidoz e Marco Godeas. Il contenuto visivo è stato realizzato da Federico Cautero ed Elena Bertolini. Audio e mixaggio da Simone Sant (Entropia Studios), voce narrante di Valentina Rivelli. –
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