Gli indipendentisti in corsa per la Regione

«Presenteremo una lista per le regionali che avrà come primo e fondamentale punto del programma la separazione fra Trieste e il Friuli, proponendo una soluzione amministrativa che ricalchi nella sostanza la situazione che da tempo caratterizza le Province di Trento e Bolzano». Questo l’annuncio fatto ieri da Giorgio Marchesich, leader del movimento Territorio libero di Trieste, che ha organizzato una conferenza stampa nel corso della quale ha anche precisato che «attualmente, il nostro candidato presidente in pectore per la Regione è Mario Anzil, sindaco del Comune di Rivignano Teor. I nostri obiettivi coincidono - ha continuato - perché vogliamo convivere in aree separate sotto il profilo istituzionale. Trieste vuole la sua autonomia - ha proseguito - visto che ancor oggi abbiamo uno Stato occupatore».
Marchesich ha poi sottolineato che «regioni come la Val d’Aosta e il Trentino Alto Adige hanno sfruttato a dovere la loro specialità, cioè il fatto di essere collocate a ridosso del confine, perseguendo interessi locali. Noi - ha osservato - non siamo stati capaci di fare altrettanto, forse perché siamo stati i meno furbi, al punto da accettare di far parte di una regione, il Friuli Venezia Giulia, che non esiste se non nelle carte. Si tratta di una costruzione fasulla - ha affermato - frutto di giochi che non vogliamo né possiamo più accettare. Ecco perché oggi puntiamo a eleggere un presidente di Regione che istituisca da subito, appena insediato, un referendum dal quale partire per creare due aree separate, il Friuli da una parte e Trieste dall’altra». Marchesich ha poi voluto ricordare che «il nostro movimento non deve essere accostato per forza al centrodestra o al centrosinistra, siamo liberi perché vogliamo un obiettivo chiaro, quello dell’autonomia». Da questo presupposto il passo è stato breve per dire che «potremmo accogliere nelle nostre liste anche il senatore triestino Francesco Russo, che spesso parla di città metropolitana. Non si tratta esattamente dell’idea che noi coltiviamo per Trieste - ha detto - ma di qualcosa di simile e potremmo lavorarci su assieme. Ma siamo disponibili anche ad accogliere Fabio Tuiach. L’importante è l’ideale per il quale ci si batte». Nel corso dell’appuntamento, Marchesich ha consegnato a Walter Brumat, l’edicolante che qualche giorno fa ha disarmato un rapinatore in via Roma, una targa come segno di gratitudine. (u. s.)
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