Gli orsi si mangiano 150 chili di fragole

FIUME. È stata una vera scorpacciata, con i tre orsi – la mammae i due cuccioli – che hanno mangiato o comunque distrutto circa 150 chili di fragole. È successo a Lokve, località della regione montana del Gorski kotar e situata ad una cinquantina di chilometri a nord–est di Fiume. I plantigradi hanno agito col favore delle tenebre, entrando di soppiatto nella piantagione della famiglia Žigo, che da 11 anni si occupa della coltivazione di questo frutto.
«Sono stati degli autentici buongustai – ha dichiarato Josip Žigo, proprietario della piantagione – si sono pappati solo i frutti maturi, quelli già belli rossi ed hanno lasciato gli altri, Anzi, è giusto dire che le fragole immature sono state distrutte perché la mamma e i due orsacchiotti hanno camminato su e giù attraverso la piantagione, schiacciando con le loro zampe quanto capitava a tiro. Purtroppo non è la prima volta che quest’anno entrano nei nostri terreni, riuscendo in qualche modo a scavalcare il recinto». L’anno scorso uno o più orsi avevano scavato una buca sotto il recinto, una specie di tunnel che aveva permesso loro di entrare nella piantagione degli Žigo, per poi mangiare decine di chili di fragole. A far disperare la famiglia è il fatto che siamo nella stagione buona (le fragole nell’area montana maturano in tarda estate), quando è tempo di raccolta e vendita. «Ci siamo rivolti alle autorità comunali e regionali, abbiamo contattato il ministero croato dell’Agricoltura – parole di Žigo – ma nessuno ci ha dato una mano. Se la situazione non cambia, saremo costretti a chiudere».
I dirigenti della società venatoria Srnjak di Lokve hanno le mani legate perché non possono entrare in azione essendo l’orso una specie tutelata in Croazia da leggi molto severe. Il presidente della società, Miro Šafar, ha comunque promesso di aiutare gli Žigo, collocando il cosiddetto pastore elettrico, ossia un recinto elettrico che dovrebbe dissuadere i bestioni dal fare danni. Il risultato positivo non è comunque scontato e lo sa bene il titolare della piantagione: «Temo che sarà molto difficile estirpare la presenza degli orsi, abituatisi da ormai 3 anni a pasteggiare nelle nostre proprietà. È che ormai non temono l’uomo e l’ho constatato di persona. Un paio di notti fa ho udito dei rumori e visto delle ombre che si aggiravano nei nostri campi. Ho capito subito che si trattava di plantigradi e allora ho lanciato verso gli animali un paio di petardi. Le esplosioni non hanno avuto l’effetto desiderato, con gli orsi che hanno continuato imperterriti a banchettare».
(a.m.)
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