Gli scalandroni traslocano in Porto Vecchio

Via libera della Soprintendenza al trasferimento delle passerelle dal Molo Bersaglieri
Lasorte Trieste 16/04/12 - Molo Bersaglieri, Stazione Marittima, Scalandroni
Lasorte Trieste 16/04/12 - Molo Bersaglieri, Stazione Marittima, Scalandroni

Garantire maggiore sicurezza e funzionalità del Molo Bersaglieri per le navi da crociera. È l’obiettivo della collaborazione nata la presidente dell’Autorità Portuale. Marina Monassi, e il soprintendente regionale per i Beni culturali, Giangiacomo Martines, da cui è scaturita l’autorizzazione allo spostamento degli scalandroni dalla banchina del molo Bersaglieri al Porto Vecchio.

Gli scalandroni, ovvero le passerelle mobili realizzate negli anni Trenta e utilizzate come ponte di collegamento tra la nave e la banchina per consentire l'imbarco e lo sbarco di persone e di merci, risultano ormai obsoleti e pericolosi per la piena operatività del terminal passeggeri in completa sicurezza.

Con questo intervento il terminal crocieristico acquisisce una maggiore velocità e sicurezza operativa, consentendo alle navi da crociera l’utilizzo di più uscite per i passeggeri e agevolando al contempo le manovre dei pullman e dei veicoli di servizio.

«Ringrazio il direttore regionale Martines – ha commentato la presidente Marina Monassi – per aver autorizzato il trasferimento degli scalandroni in Porto Vecchio, assegnandoci un anno di tempo per redigere un piano di restauro e conservazione. L’Autorità portuale, in accordo con la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, andrà a definire la collocazione finale delle passerelle per, una volta ricondizionate e restaurate, consentirne la valorizzazione storica, in un contesto museale portuale in continua evoluzione e arricchimento>.

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