Gli studenti vanno a caccia di onde elettromagnetiche

Seconda fase di monitoraggi sull’elettrosmog condotta dagli allievi del Galilei Questa volta “sorvegliate speciali” saranno le antenne installate recentemente
Di Francesco Fain

“Controlli dell’elettrosmog: atto secondo”. Non è il titolo di un film di fantascienza. Semplicemente, l’amministrazione comunale ha deciso di dare vita a una seconda fase di monitoraggi relativamente agli impianti radio base di telefonia mobile. E come già capitò qualche mese fa, protagonisti di questa nuova campagna di rilevamenti saranno gli studenti dell’Isis Galilei. «Il progetto, avviato nel 2015, ha visto impegnati - spiega l’assessore comunale Guido Germano Pettarin - allievi e insegnanti dell’Istituto in un’attività di monitoraggio con oltre 700 punti di misura che ha portato a un primo inventario dei livelli di campo elettromagnetico in città».

L’esigenza di porre sotto al lente d’ingrandimento le emissioni prodotte dagli apparecchi elettronici era emersa lo scorso anno, quando montò la protesta a Sant’Anna per l’installazione di una nuova antenna per la telefonia mobile, posizionata all’interno del parco Marvin. «Ora procederemo con un aggiornamento che ha come obiettivo - spiega ancora Pettarin - la verifica strumentale delle emissioni di campo elettromagnetico presenti nel territorio del Comune di Gorizia e nelle zone limitrofe, prodotte soprattutto dalle stazioni radio base della telefonia cellulare, da ripetitori radio/tv e da eventuali altre sorgenti, integrate in questo caso da rilievi nelle zone interessate da nuove installazioni e nei siti indicati dagli uffici comunali».

Nei mesi scorsi, vennero presentati i risultati della prima fase di controlli condotti dagli allievi dell’ultimo anno del corso di elettronica ed elettrotecnica dell’Isis Galilei, coordinati dai docenti Tibo, Marega, Ursi e Michele Bressan. Nel 60,4 per cento delle rilevazioni il valore si attestò al di sotto di 0,3 volt per metro, con il limite fissato in 6 V/m. Nel 34,3 per cento dei casi il valore rilevato risultò, invece, compreso tra 0,3 e 1 V/m e il restante 5,3 per cento tra 1 V/m e 3 V/m. I valori si riferiscono alla media: tuttavia, anche i picchi non superarono mai i limiti di legge.

Vennero “campionate” 704 rilevazioni, con una trentina di postazioni: i ragazzi hanno utilizzato un macchinario – lo stesso utilizzato dall’Arpa – prima in mobilità, per cercare i punti di maggior concentrazione, poi fissando il dispositivo a un’altezza di circa due metri, posizionandolo sull’apposito “treppiedi”. Ora, la necessità di effettuare un aggiornamento dello studio, che sarà portato avanti ancora una volta in sinergia tra Isis Galilei, Azienda farmaceutica e uffici comunali.

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