Glifosati nei diserbanti per le casette Pater l’allarme dei residenti

«Sono a rischio anziani e bambini» protesta il comitato di cittadini che accusa le ditte incaricate di poche precauzioni
Bonaventura Monfalcone-30.06.2016 Erba alta-Case Pater-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-30.06.2016 Erba alta-Case Pater-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

Luca Perrino / RONCHI

Torna a galla, a Ronchi dei Legionari, la questione dell’uso dei diserbanti per il trattamento delle aree verdi incolte nel rione delle case Pater. Proprio nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione comunale ha avviato lo sfalcio all’interno dei cortili delle decine e decine di abitazioni sfitte ed abbandonate.

Finita quest’operazione, e questo è il timore, le stesse aree verranno trattate, come successo nel passato, con l’utilizzo di sostanze diserbanti. E proprio i residenti delle Casette si dicono contrari a questo metodo, perché tale trattamento viene fatto vicino le abitazioni, i giardini e agli orti.

«Per quanto noi ne sappiamo – sottolineano i rappresentanti del comitato cittadino – nessun altro Comune dell’Isontino usa tali prodotti, considerata la loro potenziale pericolosità cancerogena. Oltretutto vedere l’erba secca non è nemmeno uno spettacolo troppo bello ed appagante». La normativa sull’uso dei prodotti diserbanti, come sottolineano gli abitanti, è chiara. Non possono essere usati in prossimità delle abitazioni, parchi e spazi frequentati da soggetti vulnerabili, come bambini, anziani e persone con problemi di salute. Le aree devono essere recintate e gli avvisi affissi per avvisare chi passa in tali aree con l’indicazione dei prodotti utilizzati. Se uno è allergico non ha scampo.

«In questo rione – aggiungono – ci sono decine e decine di anziani e molti hanno animali domestici che girano ed inoltre ci sono molti orti. Negli anni passati le ditte buttavano il diserbante a casaccio, senza avvisi senza circoscrivere l’area, senza nessuna tutela per le persone e gli animali. Siamo intenzionati ad avvisare l’Arpa affinché si verifichi la correttezza dell’intervento». Si la largo l’ipotesi che, ancora una volta, si sia usato un prodotto a base di “Glifosati”. Una sostanza che avrebbe effetti disastrosi. Anche l’organizzazione mondiale della sanità, in un suo dettagliato rapporto, si è espressa non proprio in maniera rassicurante. Esso dovrebbe essere usato in prossimità dei cigli stradali e su piccole aree abbastanza lontano dalle abitazioni e non certo come avviene nell’area delle case Pater. Il rione occupa un’area totale 89. 331 mq di cui 28. 856 mq area Ater e il restante area comunale, per un volume edificato esistente 26. 460 metri cubi e un valore stimato di 5. 754. 00 euro (Ater 32%, comune 68%). Comprende 56 fabbricati bifamiliari per un totale di 104 alloggi, con relativo giardino. Attualmente nell’intero ambito abitano 50 nuclei familiari. —

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