Gorgo ricorda l’appuntato Codotto, vittima del terrorismo

LATISANA. Per non dimenticare il sacrificio estremo di chi credeva profondamente nella divisa che indossava, ogni anno l’Arma dei Carabinieri si ritrova nell’anniversario della morte dell’appuntato Enea Codotto, freddato a soli 25 anni, durante un conflitto a fuoco. Un gesto che gli valse la Medaglia d’oro al Valor militare e che la piccola frazione di Gorgo di Latisana, dalla quale Codotto era partito nel 1975 per servire lo Stato, indossando la divisa dei Carabinieri, ha voluto ricordare dedicandogli la piazza del paese. A rendere ancora più solenne la celebrazione, la presenza nella chiesa parrocchiale della frazione, dell’ex generale di Corpo d’armata, Roberto Paschetto, e del comandante provinciale dell’Arma, colonnello Marco Zearo, intervenuti assieme a una folta rappresentanza di Carabinieri provenienti dalle stazioni territoriali della giurisdizione della Compagnia di Latisana, comandata dal maggiore Filippo Sautto, pure presente ieri.
Enea Codotto, servitore dello Stato e vittima del dovere, fu freddato la notte del 5 febbraio 1981, nella campagna alla periferia di Padova. Capo equipaggio Radiomobile assieme al collega, Luigi Maronese, si trovò davanti ai componenti di un pericoloso gruppo eversivo: il conflitto a fuoco che seguì costò la vita ai due carabinieri. A terra, ferito a entrambe le gambe, rimase anche il leader del gruppo, Valerio Fioravanti, arrestato la notte stessa.
Un gesto che valse ai due carabinieri la Medaglia d’oro, la cui motivazione è stata letta ieri al termine della messa celebrata dal don Rinaldo Gerussi e la si trova riprodotta anche a Latisana all’ingresso della caserma dei Carabinieri intitolata all’appuntato. Al termine della celebrazione un corteo composto dalle associazioni d’arma e dalle autorità ha raggiunto il cimitero di Gorgo per la deposizione di una corona davanti alla tomba dell’appuntato Codotto. (pa. ma.)
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