Gorizia, il parco municipale apre le porte all’hard

Dalla sagra di San Rocco al parco municipale. L’appuntamento con la scrittrice pordenonese Irene Cao e la sua trilogia hard in testa alla classifica dei libri più venduti si sposta di pochi metri ma lascia una scia, se non di polemiche, di curiosità.
L’importante è che se ne parli e se a farlo è addirittura il Corriere della Sera, allora significa che l’obiettivo degli organizzatori è stato colto. Ieri, infatti, nel piede della pagina della Cultura del quotidiano milanese, è stata data notizia della querelle tra il parroco di San Rocco, don Ruggero Dipiazza, e Cao. Caso sollevato da Il Piccolo nei giorni scorsi proprio nel convincimento che avrebbe vivacizzato un po’ l’estate goriziana all’insegna dei soliti piagnistei di chi non sa far quadrare i conti.
Va anche ricordato che i libri di Irene Cao (“Io ti voglio”, “Io ti guardo”, “Io ti sento”) sono editi da Rizzoli, l’editore del Corriere.
Dunque, la signora dell’erotismo nazionale presenterà i suoi libri mercoledì 14, alle 21, al parco municipale. Gli organizzatori, Marco Salateo e Giorgio Mosetti, dovendo sottostare al regolamento comunale che concede l’uso del parco alle associazioni e non ai singoli, hanno chiesto e ottenuto la copertura dell’associazione Il Libro delle 18.03, di cui Mosetti è fondatore. Paolo Polli, presidente dell’associazione, interpellato sull’opportunità di affiancare l’associazione a una serata per così dire particolare, ha risposto di non conoscere i contenuti dei libri della signora Cao e di aver semplicemente aderito alla richiesta dell’amico Mosetti. Il quale, già ottimo scrittore, si sta elevando come organizzatore in quanto è pacifico che il clamore suscitato dalla vicenda farà lievitare l’affluenza alla serata. A vendere i libri di Cao, mercoledì 14, ci sarà la Leg di Adriano Ossola, che sul Corriere finisce spesso per èStoria o per qualche recensione dei libri pubblicati da Leg. Non ha dubbi Ossola: «Meglio che se ne parli, Cao sta vendendo molti libri e il nostro mestiere è vendere libri. Se non l’avessero invitata a San Rocco l’avrei invitata io alla Leg». Don Ruggero, sia a Il Piccolo che al Corriere, ha spiegato i motivi della sua contrarietà. Giunta dopo un primo via libera del comitato organizzatore della sagra di San Rocco che fa capo al Centro tradizioni del borgo. Sul sito del Comune di Gorizia non c’è traccia delle finalità a cui l’associazione richiedente debba attenersi per avere diritto all’uso di una struttura comunale. Ma la concessione del parco municipale per una serata all’insegna della letteratura erotica consolida quella laicità dell’utilizzazione delle sedi istituzionali che speriamo stimoli altre iniziative tendenti ad accrescere il bagaglio culturale del pubblico. Cao ha riferito al Corriere di sentirsi «e dispiaciuta dalla vicenda» e di ritenersi «una brava persona e una donna di fede», concludendo di aspirare a incontrare don Ruggero. Ci sia concesso di astenerci dal chiedere l’opinione del monsignore.
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