Gorizia, il virus si è portato via Marta Malni, la professoressa che amava l’arte

GORIZIA La professoressa Marta Malni non c’è più. È deceduta domenica scorsa all’ospedale di Cattinara, arrendendosi al Covid-19 dopo aver lottato per un mese venendo prima ricoverata al San Giovanni di Dio di Gorizia, poi a Trieste nel reparto di Pneumologia e infine in Terapia intensiva.
Aveva 77 anni e per lunghi anni era stata docente di disegno e storia dell’arte in diversi istituti superiori di Gorizia e Monfalcone. Nata a Gorizia in una famiglia di artisti, aveva appreso fin da giovanissima le basi della pittura all’acquerello dal padre Giordano, avvicinandosi in seguito alle tecniche calcografiche, in particolare all’incisione alla maniera nera, sotto la guida dello zio Virgilio. Completata la sua formazione a Venezia, era diventata una figura di spicco nel panorama artistico isontino, con la sua costante partecipazione a mostre personali e collettive, e come uno dei soci fondatori del Circolo Tullio Crali.
Accanto all’attività creativa, la sua passione per l’arte si era espressa nell’insegnamento, soprattutto nei licei goriziani Slataper e Duca degli Abruzzi e al liceo Buonarroti di Monfalcone. Apprezzata per la sua professionalità e affabilità da colleghi e studenti, si lasciava coinvolgere in tutti quei progetti di cui intuiva le potenzialità per la crescita umana e culturale dei suoi ragazzi. Per questo aveva collaborato per moltissimi anni alla riuscita dell’attività teatrale, con la creazione di costumi e scenografie, ma anche con il suo affettuoso e costante supporto. Una volta andata in pensione, Marta Malni, pur continuando a essere sempre presente agli eventi culturali e artistici della città, si era dedicata soprattutto alla famiglia, ai nipotini Delia Emi ed Efrem Avi, che la piangono insieme alla figlia Eloisa con il marito James e alla sorella Maddalena con il marito Renato Pascoletti. «Era sempre attiva, faceva la spola con Udine per andare a trovare i suoi familiari», dice commossa la sorella Marta. Le esequie si svolgeranno, nel rispetto delle norme anti-Covid, domani alle 12 nella chiesa di San Giuseppe Artigiano.
La città di Gorizia conta 61 vittime contagiate dal Covid- 19, mentre attualmente sono 347 i positivi e 525 in quarantena. —
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