Gorizia oggi e vent’anni fa nelle riflessioni di Isonzo-Soca

Ma è cambiata Gorizia? La domanda è posta da Isonzo Soca, in questi giorni nelle edicole. Ed è posta con riferimento a un anniversario: il 20° dell’affissione in piazza Vittoria della lapide quadrilingue dedicata alle vittime della rivolta dei Tolminotti, avvenuta nel primo Settecento.
Che, almeno per il direttore del cosiddetto “giornale di frontiera”, Dario Stasi, “ci fa riflettere sui cambiamenti intervenuti in questi anni”: “l’assenza del sindaco e delle autorità comunali venti anni fa e la presenza dell’assessore oggi” per, appunto, ricordarne il ventennio dall’affissione.
Di fatto, lo stesso Stasi alla luce di altre considerazioni, non è poi così soddisfatto dei cambiamenti intercorsi in città nello stesso lasso di tempo. Tanto da finire per affermare che “Gorizia è cambiata ma ancora troppo poco”.
Considerazioni del tutto personali, certo, ma che indirizzano il 95° numero del periodico contenente, proprio sulla rivolta dei Tolminotti, un interessante approfondimento a firma dello storico triestino Aleksander Panjek, peraltro già apparso nel ’99 nel catalogo della mostra “Gorizia Barocca.
Una città italiana nell’impero degli Asburgo”. Molto altro, tuttavia, forma il nuovo numero di Isonzo Soca, a cominciare da due articoli, di Dario Ledri e Anna Di Gianantonio, sulle elezioni che hanno portato, nuovamente, ad avere Ettore Romoli quale sindaco e alla conseguente sconfitta del centrosinistra.
Ancora, nel “giornale di frontiera” Dario Stasi intervista Iva Raida, neoconsigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Andrea Bellavite traccia un bilancio dell’edizione appena trascorsa di éStoria, Italico Chiarion illustra il Piano Regolatore di Gorizia, oltre alla storia di Emilio Mulitsch, raccontata anche a fumetti da Miriam Blasich. Un lavoro questo insidioso ma svolto con il giusto equilibrio.
Ancora ci sono nel giornale altri approfondimenti che, sempre nello stile del periodico, raccontano di Gorizia, del suo territorio, e, quindi, di noi.
Alex Pessotto
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