Gorizia piange la morte di Bruno Crocetti

Viva commozione nell’ordine degli ingegneri e nel mondo politico cittadino per la scomparsa a 68 anni di Bruno Crocetti. Una persona conosciuta e stimata. Crocetti è stato candidato sindaco (sfidò Gaetano Valenti nelle elezioni comunali nel lontano 1994) e, negli anni successivi apprezzato assessore ai Lavori pubblici nella giunta Brancati. Dal 2014 era segretario cittadino del Pd carica che ha mantenuto fino all’ultimo. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giuseppe Cingolani lo ricorda con profonda commozione per quanto egli ha dato, in termini di idee e proposte, per la promozione socio-culturale ed economica della città. «La morte di Crocetti rappresenta una perdita immensa per Gorizia», sottolinea Cingolani, ricordando il suo costante impegno sia nel partito che nella vita pubblica. Era un uomo mite, sapendo dialogare con tutti e possedendo pazienza ed equilibrio per confronti e discussioni sempre pacate e proficue. «Negli ultimi mesi, pur con le sue condizioni di salute che si facevano sempre più serie, trovava la forza di intervenire alle riunioni di partito per partecipare attivamente alle discussioni portando sempre il suo appassionato contributo realizzativo. Mi sento onorato di essere stato suo amico - rimarca Cingolani -: amico di una persona meravigliosa».
«Nella mia pur breve militanza politica, Bruno Crocetti è stato una delle persone che non si dimenticano - fa eco Marco Rossi, segretario provinciale Pd. Per quella gentile ironia, per quella allegra leggerezza di fronte alle cose umane, qualità unite ad integrità e onestà intellettuale che, per chi da poco si era avvicinato alla politica attiva, davano fascino e costituivano un prezioso insegnamento. Per me resta una delle figure più importanti e significative del centrosinistra goriziano». La senatrice Laura Fasiolo lo definisce «un uomo intelligente, attento alle persone, sensibile ai temi del sociale. Ha saputo affrontate con grande serenità e coraggio la malattia. Le sorti del Pd gli sono state a cuore fino all'ultimo. Mi risuonano ancora le tue parole, i tuoi consigli positivi. Un tratto di strada di amicizia, lungo una vita. Alla tua amata moglie Veliana, presenza importante, che ha infuso serenità e forza ad ogni tuo momento, il mio sincero cordoglio».
Bruno Crocetti si era laureato a pieni voti in ingegneria civile all’università di Trieste per poi dedicarsi alla sua professione nel campo delle costruzioni edilizie. Non si contano i progetti di case e di edifici elaborati nel suo studio. Con il suo decesso la città perde una figura di alto profilo che l’ha onorata con il suo impegno professionale che lo hanno visto autentico protagonista come uomo di pace, di dialogo e di amicizia, punti questi portati coerentemente avanti nel suo quotidiano impegno cittadino. Lascia la moglie Veliana ed il cugino Piero. La data dei funerali non è stata ancora stabilita.
Emilio Danelon
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