Goriziano il cioccolatino più venduto in Italia

Il Boero della Witor’s di via San Michele batte persino il Bacio Perugina L’azienda che dà lavoro a 150 dipendenti ne produce 2000 tonnellate all’anno
Il cioccolatino più venduto in Italia viene prodotto a Gorizia nello stabilimento della Witor’s spa di Sant’Andrea. Il Boero – famoso e unico dalla forma particolare con la ciliegia al liquore racchiusa in un guscio di cioccolato fondente – precede addirittura il leggendario e più blasonato Bacio Perugina. Non solo: nella top ten dei prodotti dolciari più venduti cinque sono prodotti dalla Witor’s.


Il direttore dello stabilimento goriziano Orazio Civello snocciola con orgoglio questo primato. Lo fa dalla rinnovata palazzina direzionale di via San Michele. Accanto si staglia il profilo dello stabilimento che impiega, tra stagionali, fissi i indotto, oltre 150 lavoratori. Per la gran parte donne.


La Witor’s, la cui sede storica e principale è a Cremona «è un’eccellenza discreta e laboriosa di Gorizia» per usare le parole di Civello.


Occupazione, eccellenza, successo. Parole chiave rare nell’Isontino e altrove, ma di casa nell’azienda cremonese-goriziana.


Il viaggio all’interno dello stabilimento rivela una dimensione quasi familiare dell’insieme. I ritmi di lavoro sono scanditi dai tempi della tecnologia dei macchinari. «I due turni di otto ore – spiega il direttore – si riducono a sette ore e mezzo effettivi di lavoro, con due pause di dieci minuti. Il personale, addetto alle cinque linee produttive si alterna periodicamente per un impegno meno stressante e per consentire maggiore flessibilità alle richieste del mercato. Ma torniamo al Boero. Per dare la dimensione del primato ecco alcuni numeri: ogni anno a Gorizia se ne producono 2000 tonnellate, un singolo cioccolatino pesa 13 grammi. Quanti pezzi si producono? Chi indovina – è una battuta – potrebbe avere in premio una confezione di Ringo Goal, altro prodotto leader che fa andare a pieno regime la produzione della Witor’s Gorizia.


C’è da restare a bocca aperta nell’osservare la produzione. L’impianto, inaugurato alcuni mesi fa, ad alta tecnologia e totalmente automatizzato, ha comportato per l’azienda un investimento di oltre un milione e mezzo di euro.


Tecnologia di ultima generazione di casa anche nella palazzina direzionale. «Ora siamo in grado di interfacciarsi direttamente via Skype con tutti i nostri responsabili di vendita sparsi per il mondo.


Distribuiamo i nostri prodotti in 70 Paesi nel mondo. Giappone, Corea del Sud e Cina quelli più lontani. Copriamo tutta l’Europa e negli Stati Uniti forniamo la Walmart, la più grande catena di supermercati al mondo con 10mila punti vendita. Per fare un paragone ricordo che EuroSpin, altro nostro importante cliente, in tutta Italia ha 1000 punti vendita. Riteniamo importante e strategico creare uno stretto legame tra produzione e vendita».


Non solo nella tecnologia vengono fatti investimenti alla Witor’s. Particolare attenzione per ambiente e territorio.


Sono stati sostituiti 10mila metri quadrati della copertura in eternit «e – anticipa il direttore – nei prossimi mesi verrà avviato un importante e innovativo progetto di efficentamento di tutto il sito produttivo, che comporterà importanti risparmi energetici e l’azzeramento delle emissioni in atmosfera.


Fiore all’occhiello dello stabilimento Witor’s di Gorizia è il nuovo reparto “Gluten Free” dove si confezionano prodotti destinati ai consumatori celiaci.


L’accesso è dotato di dispositivi di sicurezza alimentare molto efficaci, il personale che vi lavora a ogni ingresso e a ogni uscita deve sottoporsi a particolari procedure di sanificazione per evitare ogni possibile “contaminazione”.


La geografia di provenienza dei dipendenti della sede goriziana è una sorta di Babele. Ben 13 le nazionalità presenti. Un mix multietnico di competenze e professionalità. «Siamo riusciti a creare un rapporto di sincera e fattiva collaborazione con tutti i dipendenti. Oltre agli ottimi rapporti con le organizzazioni sindacali, mi fa piacere affermare che tutto il personale, ciascuno per le proprie competenze, è molto responsabile bravo e disponibile. Tutti consapevoli che il lavoro di squadra fortifica l’azienda, tiene saldo il posto di lavoro e crea occupazione. A fronte dei risultati ottenuti, a tutti i dipendenti a fine anno assegniamo un consistente premio in denaro. E l’azienda è sempre disponibile a venire incontro alle esigenze dei singoli».




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