Gradisca, 60mila euro per amministrare

A tanto ammonta la spesa annua per le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali. In due rinunciano all’aumento
Bumbaca Gorizia Gradisca Palazzo Torriani
Bumbaca Gorizia Gradisca Palazzo Torriani
GRADISCA. La vita politica gradiscana costa poco meno di 60mila euro l'anno, vale a dire 5mila euro al mese. A tanto ammontano le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Lo si evince scorrendo le tabelle relative agli emolumenti percepiti dagli amministratori e dai componenti dell'assemblea civica lo scorso anno. Va subito precisato che a Palazzo Torriani i costi della politica sono bloccati già da due mandati. Questo nonostante gli amministratori – due in particolare – avessero diritto a una maggiorazione dell'indennità di carica sulla base di una normativa regionale del 2011, ai tempi della giunta Tondo. Tre le categorie interessate dal ritocco verso l'alto delle indennità: liberi professionisti, lavoratori in aspettativa e pensionati. Ma quest'ultima categoria in un secondo tempo venne “tagliata” dalla Finanziaria regionale. Il principio cardine della legge, era che quel 35% di maggiorazione dovesse fungere da compensazione per quei lavoratori che hanno rinunciato alle entrate della propria professione per dedicarsi all'attività di amministratori.


Guardando all'attuale giunta, avrebbero potuto giovarsi della normativa “alza-indennità” il sindaco Linda Tomasinsig, insegnante precaria, e l'assessore allo Sport e Commercio, David Cernic, commerciante libero professionista. Entrambi rinunciarono, pur avendone diritto, all'aumento di stipendio. Il sindaco nel frattempo ha anche lavorato come insegnante e – quand'anche avesse voluto chiedere l'indennità maggiorata, cosa che l'ha sempre vista contraria – non ne avrebbe avuto diritto. Guardando invece alla passata amministrazione, sul sito web del Comune si scopre che un solo componente della giunta Tommasini chiese e e ottenne gli arretrati della propria indennità di carica: vale a dire l'ex assessore alla Sanità, Giuseppe Latella, professione medico, che nel 2014 si è visto riconoscere un bel bonus da 12.090,40 euro, per così dire “postumi” rispetto al proprio impegno come amministratore. Secondo le indiscrezioni – qui subentra più o meno misteriosamente la privacy - altri due componenti della giunta Tommasini hanno fatto richiesta retroattiva dell'indennità maggiorata, ma trovandosi in quiescienza la loro domanda è stata bocciata dalla Corte dei Conti. Tornando al presente, per svolgere la sua attività di sindaco in un Comune con popolazione compresa fra i 5001 e i 10mila abitanti, Linda Tomasinsig percepisce così un'indennità di carica annuale di 23.340 euro lordi, vale a dire 1.945 mensili (1.400 netti). Per il vicesindaco e assessore alla Cultura, Enzo Boscarol sono 9.336 euro lordi annui, ovvero 778 lordi mensili. Per gli assessori Cernic (Sport e Commercio), Colombi (Sociale e Istruzione) e Pagotto (Lavori Pubblici e Urbanistica) il compenso mensile è di 7.008 euro lordi annui, 584 lordi mensili. Il gettone dei consiglieri è di 54 euro a seduta: 3 (Aschi, Capacchione Zanolla) gli stakanovisti che nel 2016 non hanno mai saltato unAAa riunione.


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